PALERMO – L’Unione Madonie avvia i lavori di un progetto strategico, unico in Italia, sulla gestione del servizio idrico nel territorio di competenza.
L’iniziativa vede coinvolti 14 Comuni per la mappatura, modellizzazione, distrettualizzazione, manutenzione e ripristino delle reti di approvvigionamento idrico nei comuni in regime di salvaguardia per un importo di 17 milioni di euro provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Una scommessa vinta dall’Unione delle Madonie – hanno evidenziato i responsabili – che sta gestendo tutto il percorso: dall’idea alla realizzazione di quello che sarà sicuramente un modello di gestione virtuoso di un servizio al cittadino che condurrà anche a una nuova cultura gestionale, improntata sull’asset e project management unitario di tutte le infrastrutture e gli interventi nei territori dei 14 Comuni, coordinati e centralizzati dalla struttura tecnica di supporto istituita presso l’Unione con il coordinamento dell’Agenzia di Sviluppo SoSviMa Spa”.
Elemento caratterizzante di tutta l’operazione è quindi la logica unitaria della gestione degli interventi nei 14 centri dell’Unione Madonie che sono in salvaguardia, ovvero dove è stata riconosciuta l’autonomia di gestione dell’acqua potabile e l’organizzazione del servizio: Caltavuturo, Castelbuono, Campofelice di Roccella, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, Scillato e Sclafani Bagni.
Dopo tre anni di procedure, la realizzazione del progetto unitario che si compone di otto unità funzionali e l’espletamento di 37 gare di appalto, nell’aula consiliare del Comune di Castellana Sicula si è proceduto alla consegna dei lavori alle imprese affidatarie che dovranno realizzare gli interventi previsti. Si tratta di tre impianti di potabilizzazione (Castelbuono, Gangi, Geraci Siculo), di un serbatoio (Pollina), del ripristino funzionale e l’ottimizzazione delle reti (Caltavuturo, Pollina, Scillato, Sclafani Bagni, Campofelice di Roccella, Collesano, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana e Polizzi Generosa), del rifacimento e la sostituzione di tratti di rete idrica ammalorati o inefficienti e la manutenzione straordinaria in tutti i comuni interessati.
Tutto ciò sarà realizzato sulla base dei risultati delle attività di mappatura, finalizzata alla ricerca delle perdite e al controllo delle pressioni, che verrà coordinata da un gruppo unitario di progetto per la definizione degli interventi e del monitoraggio del funzionamento del sistema acquedottistico attualmente funzionante nei vari Comuni.
“Questo progetto – ha affermato il presidente dell’Unione Madonie Luigi Iuppa – consentirà una gestione ottimale del servizio e ci farà fare un salto di qualità anche dal punto di vista organizzativo. Saranno realizzate opere di miglioramento e soprattutto avremo un monitoraggio continuo delle reti che consentirà di non avere perdite e quindi un uso parsimonioso di questo bene che è l’acqua. Altro elemento da sottolineare riguarda il ruolo dell’Unione delle Madonie, che si consolida sia dal punto di vista politico che amministrativo portando a compimento un progetto che andrà a migliorare anche la qualità ambientale del territorio”.
“Il progetto – ha aggiunto Alessandro Ficile, amministratore unico della SoSviMa Spa, che su incarico dei 14 Comuni in salvaguardia ha curato la progettazione dell’intervento e ha assunto il ruolo di project manager nella fase attuativa – ha come obiettivo principale quello di dotare i gestori di un adeguato bagaglio di informazioni, opportunamente implementate su sistema web Gis che fornirà gli input al programma di mappatura delle reti, al fine di poter individuare le criticità presenti sulle infrastrutture del servizio o sullo schema di funzionamento delle reti e dei relativi distretti e quindi poter svolgere una successiva pianificazione degli interventi basata su criteri di modellistica idraulica e distrettualizzazione, attivando al contempo un sistema di asset management informatizzato”.
Pietro Conoscenti, rup del progetto, ha spiegato “che un ulteriore obiettivo è contribuire a una prima significativa riduzione delle perdite (fisiche e amministrative), a oggi stimate come molto elevate, sia attraverso le attività di conoscenza delle reti (con installazione di strumentazioni di controllo anche permanente sulla rete) sia attraverso le correlate campagne di ricerca perdite dirette ‘in campo’ che consentiranno di verificare e correttamente dimensionare interventi di ripristino avviabili a breve termine oltre ad un pacchetto di attività di manutenzione straordinaria urgente conseguibili nei tempi del progetto che dovrà concludersi entro il 31 marzo del 2026”.
“Un ringraziamento particolare – ha concluso Iuppa – lo voglio rivolgere ai sindaci dei 14 Comuni che, con impegno e costanza, hanno in questi tre anni profuso enormi sforzi per poter mantenere l’autonoma gestione della risorsa idrica, a tutti i componenti della Struttura attuativa del progetto che da mesi sono impegnati nel porre in essere gli adempimenti utili e necessari al concreto avvio dei lavori e alla struttura tecnica dell’Assemblea territoriale idrica di Palermo per la proficua collaborazione”.