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UniPa, la presidente del Senato Casellati all’inaugurazione anno accademico VIDEO

La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, è presente oggi alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università degli Studi di Palermo. In sala, oltre al neo rettore Massimo Midiri, tra gli altri, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, il presidente della Regione, Nello Musumeci, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, e il questore Leopoldo Laricchia.

Ascolta le interviste al rettore Massimo Midiri e all’assessore regionale all’Istruzione Lagalla (di Francesco Sanfilippo)

“I nostri atenei incredibili incubatori di idee”

“L’Università non è solo studio e apprendimento. È crescere insieme, come individui e come comunità, attraverso il dialogo e il confronto quotidiano tra studenti, docenti e società. I nostri Atenei sono da sempre incredibili incubatori di idee, immaginazione, creatività”. Così la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, presente alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università degli Studi di Palermo.
“L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha dimostrato plasticamente quanto il futuro dell’umanità sia nelle mani del progresso scientifico – aggiunge -. In risposta alla pandemia si è realizzata una rete globale di centri e progetti di ricerca che in tempi record ci ha offerto risultati sorprendenti sia sul terreno della vaccinazione, sia su quello delle terapie anti-Covid. Tanti sono i successi internazionali raggiunti grazie all’Italia. Laboratori e poli di ricerca delle Università, come Palermo, sono stati in prima linea accanto ai migliori centri internazionali nella corsa al vaccino e nella sperimentazione di nuovi test diagnostici e protocolli assistenziali”.

“Lungimirante decisione di ridurre tasse universitarie”

“Successi ottenuti anche per la scelta di questo Ateneo di investire strategicamente sul merito – spiega Casellati -.
Lungimirante in questa prospettiva la decisione di ridurre le tasse universitarie e di sostenere, anche sul piano economico, gli studenti più meritevoli, contribuendo da un lato a rimuovere le barriere sociali ed economiche nell’accesso all’alta formazione e dall’altro a contrastare l’emigrazione studentesca”. “Costruire un modello di sviluppo post-pandemico efficace e durevole nel tempo significa andare oltre le certezze e conoscenze attuali – conclude -. Significa osare, con coraggio e consapevolezza. È una sfida innanzitutto culturale, che affida ai nostri atenei e poli scientifici il ruolo di apripista. Ed è per questo che il Pnrr costituisce una grande occasione di rilancio delle Università destinando 10,63 miliardi di euro al loro sviluppo. Risorse che alimenteranno le funzioni strategiche dei nostri Atenei, perché dare fiducia alla scienza, alla ricerca, alle ambizioni, all’intelligenza e alla creatività delle nuove generazioni significa porre le fondamenta di un Paese più forte, competitivo e ricco di opportunità”.

Il rettore Midiri

“Il più importante intervento di prospettiva è l’individuazione, in accordo con il Comune di Palermo e grazie alle risorse che potranno essere messe a disposizione dalla Regione Siciliana, di un’area libera e adeguata alla realizzazione di un nuovo Policlinico Universitario, con specifica vocazione assistenziale e di ricerca clinica, soprattutto negli ambiti a più alta intensità di cura”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico al teatro Politeama.

“Il nuovo Policlinico dovrà configurarsi come un edificio a blocco unico di elevata qualità architettonica e tecnologica per accogliere tutte le innovazioni dell’edilizia ospedaliera e per stimolare la riqualificazione dell’area urbana su cui sorgerà – aggiunge Midiri -. Accanto a tale intervento, si dovrà prevedere la contestuale trasformazione dell’attuale sede del Policlinico in un Campus Medico a prevalente vocazione educativa e, in parte, anche di accoglienza dei parenti dei pazienti, migliorando dal punto di vista edilizio e tecnologico gli edifici e gli spazi aperti dell’attuale sede di via del Vespro per sviluppare, attraverso l’introduzione di funzioni di servizio, di ristori e di convivialità, la vivibilità degli Studenti, dei Docenti, del Personale sanitario e TAB e dei diversi utenti che gravitano nell’ecosistema sanitario. Questi interventi potranno anche stimolare la rigenerazione di tutta l’area urbana interessata dalla loro realizzazione, per concorrere ad un progetto integrato di Palermo ‘Città della Salute'”.