Accolto il ricorso di Giancarlo Magnano di San Lio: questa la novità più rilevante nell’inchiesta “Università bandita” che il 28 giugno scorso portò alla sospensione del rettore Francesco Basile e di dieci docenti dell’ateneo catanese per presunti concorsi truccati.
Il Giudice per le indagini preliminari di Catania Carlo Cannella ha reso noto la sua decisione sulle misure interdittive, accogliendo il ricordo di Magnano e convalidando invece la sospensione per un anno ciascuno nei confronti del rettore dimissionario Basile e di altri otto professori con posizioni apicali all’interno dei Dipartimenti dell’Ateneo, tutti accusati di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta.
I docenti sono i professori Giovanni Gallo (direttore dimissionario del Dipartimento di Matematica e Informatica), Giuseppe Sessa (presidente della Facoltà di Medicina), Filippo Drago (direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche), Carmelo Monaco (direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali), Giuseppe Barone (ex direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali), Michela Cavallaro (direttore del Dipartimento Economia e Impresa) e Roberto Pennisi (direttore del Dipartimento Giurisprudenza).
Il Gip ha deciso inoltre che l’ex rettore Giacomo Pignataro, pur sospeso a Catania, potrà esercitare la propria attività didattica e di ricerca in altri atenei.
Per quanto riguarda la posizione del professor Giancarlo Magnano di San Lio, il Gip ha stabilito, dopo l’interrogatorio di garanzia, che “Il quadro indiziario nei confronti dell’indagato non appare dotato della gravità indiziaria necessaria per l’applicazione della misura interdittiva”.
Magnano non è comunque più prorettore sia perché aveva già formalizzato le sue dimissioni, sia perché, con quelle presentate nei giorni scorsi dal rettore Basile, tutte le deleghe di quest’ultimo sono decadute.
La “vacatio” nell’Università di Catania dovrebbe essere risolta in tempi brevi con le elezioni del nuovo rettore già fissate dal decano Vincenzo Di Cataldo.
Fino a venerdì prossimo potranno essere presentate altre candidature oltre a quelle già formalizzate di Roberto Purrello, presidente della Scuola superiore di Catania e ordinario del Dipartimento di Scienze chimiche, e di Vittorio Calabrese, ordinario di Biochimica.
Si fa il nome, anche se non è stato ancora ufficializzato, anche di Francesco Priolo, direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia.
La prima delle quattro sedute di votazione è fissata per il 23 agosto, l’ultima (eventuale, in caso di ballottaggio) per il due settembre.