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Università di Messina, sviluppo e imprese: 26 milioni per giovani e donne

26 milioni di euro a fondo perduto per poter realizzare dei progetti di start up che consentano una ripresa dell’economia nell’isola e concedano ai giovani la possibilità di restare a fare impresa in Sicilia. Con questo obiettivo si è svolto l’incontro di questa mattina organizzato presso il dipartimento di Economia dell’Università degli Studi Messina. Informare gli studenti universitari sull’opportunità dello stanziamento di contributi a fondo perduto finalizzati alla creazione e allo sviluppo d’impresa giovanile e femminile in Sicilia nell’ambito del progetto “Fare impresa in Sicilia”.

Come richiedere il contributo

Sono state presentate questa mattina presso l’aula magna del dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina le modalità di accesso per la concessione dei contributi a fondo perduto che sarà possibile richiedere attraverso una apposita piattaforma regionale. Ventisei i milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Sicilia dei nuovi giovani imprenditori che presenteranno idee innovative per realizzare business nell’isola. Circa 1.800 le domande già pervenute all’Ente regionale, 4.000 quelle stimate entro il prossimo 27 febbraio, data ultima di presentazione.

Insieme al direttore del dipartimento, professor Michele Limosani, sono intervenuti anche i vertici di IRFIS-FINSICILIA, società partecipata al 100% dalla Regione Siciliana e per conto della quale svolge il ruolo di mediatore finanziario per la concessione creditizia. In una fase di costante spopolamento per l’isola, fare impresa in Sicilia non ha solo l’obiettivo di finanziare progetti innovativi che favoriscano la nascita e la crescita di start up innovative, ma soprattutto quello di trattenere le menti più brillanti o permettere loro di tornare al Sud.

Questo il leitmotiv degli interventi che hanno consentito di fare chiarezza rispetto alle modalità attraverso le quali presentare le domande. Secondo le stime fornite da IRFIS, saranno circa 200 i giovani imprenditori che beneficeranno del finanziamento in questa prima tranche. La Regione è già pronta ad ampliare i fondi disponibili da erogare in un secondo momento, sempre attraverso le medesime modalità.

Rilancio dell’economia

Per consentire all’economia di immettere in circolo i fondi stanziati dalla Regione Sicilia, le micro e piccole imprese, già costituite o in via di costituzione, avranno il vincolo di aprire una sede legale e/o operativa in Sicilia. Dallo scorso 16 gennaio e sino alle 17:00 del 19 febbraio, sarà possibile registrarsi sulla piattaforma elettronica messa a disposizione dalla Regione per avviare la precompilazione delle domande di accesso alle agevolazioni.

Queste domande potranno poi essere presentate formalmente a partire dalle ore 10:00 del 20 febbraio 2024 e fino alle ore 17:00 del 27 febbraio 2024. I budget richiesti potranno essere compresi in un range da 50 a 300 mila euro. Al termine delle presentazioni, l’organismo preposto da parte della Regione si occuperà di stilare una graduatoria che consentirà l’accesso al credito per le nuove startup avviate nell’isola. 

«Si tratta di un modo intelligente attraverso il quale la Regione concede la possibilità alle menti più brillanti e meritevoli di avviare nuovi business nell’isola – ha commentato a margine del suo intervento il professor Limosani – con l’intento di invertire il trend dei cervelli in fuga dalla Sicilia».