Si è concluso nel pomeriggio di mercoledì lo spoglio per le elezioni del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Messina per il triennio 2024/2027. Resta fuori il sindacalista Paolo Todaro che con la sua denuncia aveva portato alle dimissioni dell’ex rettore. Si respira aria nuova all’interno del Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Messina.
Il nuovo Cda, eletto dopo lo scrutinio terminato nel tardo pomeriggio di mercoledì, resterà in carica per il triennio 2024/2027. Prova di forza di alcuni candidati vicini al management della corrente della neo-rettrice Giovanna Spatari. L’elezione coinvolgeva quattro componenti interni in seno al Consiglio di amministrazione dell’Ateneo, un rappresentante dei docenti e dei ricercatori in seno al Consiglio di amministrazione dell’ERSU di Messina, in questo caso per il quadriennio 2024/28.
A essere coinvolti nell’elezione, per il completamento del triennio 2021-2024, anche un professore ordinario, un professore associato e un ricercatore in seno al Senato Accademico. Al Consiglio di amministrazione dell’Ateneo, per i professori ordinari è stata eletta Maria Annunziata Astone (Macro area Scienze economico giuridico umanistiche, con 200 voti, schede bianche 19, aventi diritto 421), per i professori associati Pietro Antonuccio (Macro Area Scienze della Vita, con 100 voti, schede bianche 13, aventi diritto 463). Per i ricercatori, Carlo Sansotta (Macro area Scienze, con 104 voti, schede bianche 15, aventi diritto 286). Giuseppe Bottaro (403 voti, schede bianche 48, aventi diritto 1170), Coordinatore del dottorato di ricerca di Scienze politiche, è stato invece eletto al Consiglio di amministrazione dell’ERSU di Messina.
Per il Senato Accademico, tra i professori ordinari eletta Concettina Fenga (Macro Area Scienze della Vita, con 58 voti, schede bianche 5, aventi diritto 145). Marina Russo ( Macro area Scienze, con 45 voti, (Claudio Ampelli non eletto con 37 voti), schede bianche 1, aventi diritto 112) tra i professori associati. Roberto Guarneri (Macro area Scienze economico giuridico umanistiche, con 24 voti, schede bianche 4, aventi diritto 44) tra i ricercatori.
Fuori, senza però grande sorpresa, resta Paolo Todaro. Il sindacalista della Gilda era candidato per il Personale Tecnico-amministrativo e dei lettori e collaboratori ed esperti linguistici ed è stato superato da Giuseppe Mannino con 376 voti, contro i 248 voti dello stesso Todaro su 911 aventi diritto. Proprio la denuncia di Todaro aveva consentito di scoperchiare il vaso di pandora dei presunti rimborsi illeciti, con un filone poi terminato in procura con le conseguenti dimissioni dell’ex rettore Cuzzocrea.