L’Università di Palermo corre verso una posizione di rilievo tra le istituzioni siciliane e verso un posto di prestigio tra gli atenei nazionali. Progetti, bandi, scouting per cattedre di alto profilo e, infine, nuovi percorsi formativi che tengono conto delle esigenze del territorio al presente e per il futuro. Uno di questi percorsi formativi è l’inedita cattedra di Management delle Aziende Sanitarie.
Istituita presso la Scuola di Medicina e Chirurgia, nasce all’Università di Palermo la prima cattedra in Sicilia per rispondere alle sfide del settore sanitario attraverso la formazione avanzata e la promozione della ricerca applicata nel management delle aziende sanitarie.
“Si tratta della prima cattedra di Economia delle Aziende Sanitarie presente nelle Università siciliane – commenta il rettore di UniPa, Massimo Midiri – un primato che sottolinea il ruolo di leadership che il nostro Ateneo intende assumere nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione nel Sud Italia. Siamo convinti che questa nuova cattedra contribuirà a formare una nuova generazione di professionisti che sappiano coniugare le competenze mediche con quelle manageriali caratterizzanti il settore sanitario, rafforzando così il dialogo tra il mondo accademico e quello delle aziende sanitarie, pubbliche e private”.
Alla guida dell’inedita cattedra universitaria siciliana il professore Federico Cosenz, Ordinario di Economia aziendale e Delegato del Rettore al sistema di governo e valutazione della performance dell’Ateneo. Il presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, professor Marcello Ciaccio, ha così commentato l’istituzione della nuova cattedra: “La Scuola di Medicina e Chirurgia, grazie a questa nuova cattedra in Management delle Aziende Sanitarie, si pone come punto di riferimento per la formazione di esperti capaci di gestire le risorse sanitarie in modo efficace, efficiente ed economico, in un contesto sempre più dinamico e complesso. La ricerca prodotta in questo ambito contribuirà non solo a migliorare le performance delle aziende sanitarie, ma anche a garantire una gestione ottimale delle risorse a beneficio dell’intera collettività, del territorio e del sistema sanitario nazionale”.
Sul tema della gestione del settore sanitario, l’Università di Palermo aveva già avviato altre attività con l’intenzione di coniugare la ricerca e il management. Il QdS aveva infatti già dato notizia dell’adesione dell’Ateneo del capoluogo al bando da 6.500.000 euro per progetti di innovazione sanitaria digitale nel sud Italia. Un bando a cascata del progetto DARE – Digital Lifelong Prevention rivolto a soggetti con una sede operativa nelle regioni del Sud Italia che sostiene iniziative di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di prodotti, processi e servizi innovativi. Il progetto, finanziato dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR, promuove la ricerca e lo sviluppo di tecnologie avanzate per migliorare la prevenzione, la diagnosi, il monitoraggio e le cure nella gestione della salute, inclusi i condizionamenti legati ai fattori ambientali e agli stili di vita.
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Foto – Unipa