Il principale consigliere scientifico di Joe Biden, Eric Lander, si è dimesso ieri dopo che la Casa Bianca ha confermato l’emergere nel quadro di un’indagine interna di indizi credibili circa presunti maltrattamenti del suo staff.
L’inchiesta era stata avviata lo scorso anno sulla base di una denuncia interna: nelle sue conclusioni si fa riferimento a prove che dimostrerebbero il ricorso da parte del direttore dell’Ufficio di politica scientifica e tecnologica e consigliere scientifico del presidente, ad atteggiamenti di bullismo ai danni del suo staff, trattato in modo non rispettoso.
La Casa Bianca ha reagito con una critica a Lander per l’atteggiamento di cui è accusato, segnalando al contempo l’intenzione di farlo restare al suo posto. Ma in tarda serata, la portavoce Jen Psaki ha comunicato alla stampa che il presidente ha accettato le dimissioni rassegnate dal consigliere ringraziandolo con “gratitudine” per il suo lavoro sulla pandemia, sulla ricerca contro il cancro, sui cambiamenti climatici.
“Sono devastato dall’aver causato dolore ad ex ed attuali colleghi per il modo in cui mi sono rivolto a loro”, ha scritto Lander nella sua lettera di dimissioni. “Ritengo non sia possibile continuare a svolgere in modo efficace il mio ruolo. Il compito che svolge questo ufficio è troppo importante per essere ostacolato”. La Casa Bianca ha precisato che Biden non ha chiesto le dimissioni di Lander.