Cronaca

Usura, blitz Palermo, tra le vittime il conduttore radio Baldini

Tra i particolari emersi dall’indagine della Guardia di finanza ci sono quelli riguardanti i colloqui tra il capo della banda di usurai sgominata oggi a Palermo, Salvatore Cillari, fratello di un boss ergastolano, e un noto personaggio del mondo dello spettacolo: il conduttore radiofonico Marco Baldini.

La banda, infatti, oltre che a Palermo, operava a Roma, dove Cillari era di casa.

Noto per il suo trascorso sodalizio con Rosario Fiorello, Baldini, che ha 62 anni, aveva più volte confessato in tv di essere caduto nella spirale della ludopatia accumulando debiti e finendo nella rete degli strozzini.

“Avevo pensato che scommettere – aveva dichiarato in un’intervista del 2019 – potesse rappresentare una scorciatoia per sfondare. Iniziai giocando ai cavalli, ma la cosa mi sfuggì di mano. Alla fine i creditori mi inseguivano, mi cercavano ovunque. Il telefonino era diventata una tortura, con anche sessanta chiamate al giorno. C’era gente che rivoleva i suoi soldi ed io ero terrorizzato”.

E alcune di queste telefonate erano state registrate dalle forze dell’ordine: “Com’è finita Marco co ‘sti soldi? Manco una lira”, diceva Cillari a Baldini, non sapendo di essere intercettato. “Domani ci vediamo, stai tranquillo”, rispondeva il conduttore.

Ma il debito non veniva saldato e l’usuraio continuava a incalzare la vittima.

“Venerdì vengo a Roma e ci resto fino a venerdì”, aggiungeva Cillari con tono minaccioso.

Cillari, dunque, gestiva la banda di usurai che per anni ha prestato denaro a tassi che arrivavano al 140% a decine di vittime: imprenditori, professionisti, antiquari e nomi eccellenti dello spettacolo come, appunto, il conduttore Marco Baldini.

Secondo quanto accertato, l’organizzazione criminale, a partire dal 2016, avrebbe erogato prestiti con l’applicazione di tassi di interesse di tipo usurario nei confronti di decine di persone.