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In vacanza col QdS, Tel Aviv, Israele apre ai turisti dall’1 agosto

È iniziata l’estate, l’Europa ha approvato il green pass che dal 1° luglio permette di ricominciare le esplorazioni fuori dai confini nazionali, prosegue in maniera sostenuta la campagna vaccinale e anche i più giovani stanno ricevendo la prima dose del vaccino contro il Covid, riuscendo così ad aver chiara, insieme alla data del richiamo, anche la possibile data di partenza per il tanto atteso viaggio estivo.

Tutti driver che stanno facendo crescere in maniera esponenziale le ricerche e le prenotazioni delle vacanze: momenti di evasione per sé o da regalare.

Nel 2021, tra le città più ricercate su Google ci sono Creta, Madeira e Dubrovnik. Seguono Santorini, Lampedusa, Alghero, le isole Azzorre, Corfù, Cagliari, Formentera, Ibiza, Palma di Maiorca, Nizza, Mykonos, la Sicilia. Per i viaggi in città, tra le mete europee ci sono Lisbona, Parigi, Budapest, Malta, Siviglia, Atene, Praga, Oslo, Helsinki e tante altre.

Ma quest’anno prima di prenotare le vacanze è bene sapere dove si può andare senza dover sottostare a tamponi, quarantena o altre restrizioni legate alla pandemia da Coronavirus.

In vacanza col QdS

Il QdS vuole fornirvi una piccola guida sulle principali destinazioni europee da scegliere per le proprie vacanze che, oltre a segnalarvi i posti più belli e gli itinerari da seguire, tenga in considerazione le regole per entrare.

Viaggi in Israele – Tel Aviv

Iniziamo oggi da Israele (Paese rientrante nell’elenco C del Dpcm 2 marzo e successive ordinanze)

Il governo israeliano ha scelto di rinviare al 1° agosto l’ingresso nel Paese dei turisti vaccinati. La decisione è legata alla variante Delta che negli ultimi giorni ha fatto risalire i casi. In precedenza la data per il ritorno dei turisti era stata fissata al 1° luglio.

Località israeliana sita sulla costa del Mar Mediterraneo, Tel Aviv è una città giovane: l’età media della sua popolazione è 34 anni, e la voglia di fare festa si respira per strada.

Negli ultimi anni, grazie al suo fervore culturale, ai nuovi collegamenti aperti dalle compagnie aeree low-cost e al suo clima sempre mite, Tel Aviv è diventata anche una popolare meta turistica. E, visitandola, ben si capisce il perché.

Cosa vedere a Tel Aviv

Non si può parlare di Tel Aviv senza parlare di Jaffa (o Giaffa): è questo, il punto di partenza ideale per una visita alla scoperta della metropoli. In realtà, più che un quartiere è una vera e propria città terrazzata, una località marittima inglobata nell’area urbana di Tel Aviv.

Nominata nella Bibbia e famosa per i suoi agrumeti, Jaffa è oggi la più popolare tra le destinazioni di Tel Aviv. Qui si viene per andare in spiaggia, oppure per passeggiare lungo la strada pedonale che compone il lungomare, per visitare i suoi monumenti. Quali? La Herbert Samuel Esplanade, la Torre dell’Orologio sita in Yefet St, Old Jaffa, splendida di giorno e magica di notte. E poi il Museo delle Antichità ricavato in un vecchio carcere, e quel suo porto famoso in tutto il mondo.

Ma, Tel Aviv, non è solamente Jaffa. Imperdibile sono anche una passeggiata nello Hayarkon Park, il polmone verde della città, un giro per la città alla scoperta dei circa 4000 edifici Bauhaus costruiti a partire dagli anni Trenta dalle famiglie in fuga dal Nazismo e ora visibili lungo i viali più eleganti come Boulevard Rotschild. E poi i suoi musei: il Museo Terra di Israele dedicato all’archeologia e all’artigianato locali, il Beit Hatfutsot, le cui mostre multimediali illustrano la storia delle comunità ebraiche sparse per il mondo, e il Tel Aviv Museum of Art, con le impressionanti collezioni di artisti locali e la sua architettura spettacolare.

Movida a Tel Aviv

Se Tel Aviv è soprannominata “la città che non si ferma mai“, un motivo c’è. Al tramonto, i ristoranti di Jaffa, e i caffè e i club del centro sono tutto un pullulare di giovani, provenienti da tutto il mondo, che ordinano drink e ballano fino a notte fonda. E non solo nel weekend. Dove andare, allora?

Sul viale Rothschild, elegante di giorno e animato di notte, c’è un’ampia scelta di locali: il punto migliore è l’intersezione con la strada Allenby (perfetta per chi ama consumare molti drink). A Jaffa, buon cibo e divertimento si trovano nella zona del porto, sulla collina e lungo la via principale della città, Yefet. Infine, per assaporare la vita dello studente israeliano, il posto giusto è il quartiere universitario di Florentin; mentre, per vivere davvero la movida di Tel Aviv, la zona di Sarona è il luogo ideale, con i suoi locali aperti fino all’alba, i concerti e un divertimento che non si ferma mai.

Se si organizza un viaggio a Tel Aviv, non si può non approfittarne per una visita a Gerusalemme. Con l’autobus n. 485 il viaggio dura poco più di un’ora e si può compiere giorno e notte, mentre col taxi collettivo (“sharun”) si sale su minivan capaci di accogliere una decina di persone e si raggiungono diversi punti di Gerusalemme (il prezzo è ovviamente più alto rispetto a quello del pullman: 60 shekel anziché 16.

Una volta giunti a Gerusalemme si varcano le mura della Città Vecchia e ci si lascia conquistare dal suo spirito, dai suoi quattro quartieri confinanti (cristiano, ebraico, armeno e arabo), dagli stretti vicoli e dal mercato coperto. Tappe imperdibili sono, ovviamente, il Muro del Pianto e la Cupola della Roccia.

Rientro in Italia

E’ importante tenere presente che, in base all’Ordinanza 14 maggio 2021 del Ministro della Salute, per l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno o transito dai Paesi dell’elenco C nei 14 giorni precedenti  è richiesta la compilazione di un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF).

In base all’Ordinanza 18 giugno 2021, dal 21 giugno è inoltre obbligatorio presentare la Certificazione Verde Covid-19 rilasciata o riconosciuta ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. c), del decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 , da cui risulti, alternativamente:

  • avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2,  con  attestazione  del completamento del prescritto ciclo vaccinale  da  almeno  quattordici giorni;
  • avvenuta guarigione da COVID-19,  con  contestuale  cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2;
  • effettuazione, nelle quarantotto ore antecedenti  all’ingresso nel territorio nazionale, di test antigenico rapido o molecolare  con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

bambini al di sotto dei sei (6) anni di età sono esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico, ma non dall’obbligo dell’isolamento, ove previsto. I minori di diciotto (18) anni sono esentati dall’obbligo di isolamento (ove previsto) solo nel caso in cui siano accompagnati da un adulto (genitore o altro accompagnatore) in possesso di Certificazione verde Covid.

Nel caso in cui  non sia possibile presentare la Certificazione verde Covid-19, è comunque possibile entrare in Italia, a condizione di:

  • Sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di dieci (10) giorni, presso l’abitazione o la dimora, informando il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio;

Effettare un test molecolare o antigenico al termine dell’isolamento fiduciario.