La vaccinazione è l’arma più potente per sconfiggere il Covid. Tuttavia la paura degli effetti collaterali del vaccino e quella di non essere accuratamente informati e seguiti durante l’iter all’interno dei centri dedicati hanno fatto sì che parte dei cittadini siciliani rinunciassero all’immunizzazione. Dopo la scarsa organizzazione iniziale all’hub di San Giuseppe La Rena a Catania – nell’ex mercato ortofrutticolo – un grande esempio di buona sanità siciliana.
Avevamo parlato nelle scorse settimane delle lunghe code e degli assembramenti negli spazi antistanti gli ingressi del polo vaccinale di San Giuseppe La Rena. Gli anziani rimanevano per ore sotto il sole a tentare di compilare – spesso senza riuscire – i moduli del consenso informato. Adesso, per fortuna, non è più così.
Tutti coloro che si prenotano attraverso la piattaforma online o il call center (800.00.99.66, attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18, esclusi sabato e festivi), hanno un appuntamento ben definito il cui orario viene rispettato. Non solo. Per evitare assembramenti, nessuno può farvi ingresso senza presentare prima alle forze dell’ordine il certificato della propria prenotazione (rilasciato dal sito o dall’email dell’Asp), nemmeno per sostare negli spazi esterni.
Una volta entrati, all’accoglienza c’è subito il personale sanitario a fornire il bigliettino dell’eliminacode e i moduli relativi al consenso informato. Questi vengono compilati comodamente seduti a un tavolo, in compagnia di medici disponibili che passo passo guidano l’utente per rispondere a tutte le domande e riempire tutti i campi in maniera precisa.
Dopo questo step, si passa al desk per la registrazione informatica per cui occorre consegnare la propria carta d’identità la propria tessera sanitaria. Successivamente si accede a tre corridoi in cui decine di stanzini sono dedicati a visite mediche e somministrazioni.
In via preliminare si passa alla visita medica. Si viene accolti in uno stanzino dal primo medico libero, il quale riformula nuovamente tutte le domande, andando a fondo su tutta la storia clinica del paziente. Lo rassicura, lo spinge a esternare dubbi e preoccupazioni sulla vaccinazione e gli spiega il motivo della scelta del vaccino più adatto alle sue caratteristiche.
Dopo la visita medica, si passa all’inoculazione intramuscolo della dose, completamente indolore anche per la sottigliezza dell’ago della siringa. Non si può rincasare prima di aver trascorso almeno 15 minuti nella sala d’attesa, in compagnia del 118 eventualmente pronto a soccorrere i soggetti che presentassero reazioni allergiche. Durante la sosta, viene consegnata all’utenza la prenotazione per la seconda dose.
Tutto il procedimento – dall’ingresso all’uscita – dura circa un’ora. Sessanta minuti in cui si viene assistiti a 360 gradi e in cui si può godere della disponibilità di giovani medici che – al contrario di ciò che si potrebbe pensare rispetto alla loro limitata esperienza – si rivelano molto precisi e competenti. Perché probabilmente, per loro, i pazienti non sono ancora dei “numeri”, ma delle persone a cui riservare la propria missione.