E dopo tanti mesi di scontri, accuse e scuse e riorganizzazioni, si inizia a parlare, in Sicilia come nel resto d’Italia, anche dei vaccini per i 40enni e i 50enni, quella che sarebbe la principale categoria produttiva in Italia, quella più in movimento e così via.
Si iniziano ad ipotizzare delle date per il via alla campagna vaccinale, con qualche certezza in più da una regione all’altra. In Lombardia, ad esempio, ha già fissato le date per i giovani fragili (dal 1972 fino al 2005) e anche i primi turni under 50.
La Sicilia è un pò indietro sotto questo punto di vista (come si evince dai dati), ma il commissario straordinario al Covid di Palermo, Renato Costa, aveva detto, in un’intervista al qds.it, che si poteva pensare di partire con gli under 50 e così via da fine maggio. Sarà così? Sembra proprio di sì.
Anche perchè il commissario straordario Covid nazionale, il generale Figliuolo,ha dichiarato che intenzione è proprio quella di iniziare a vaccinare i giovani. “Il piano vaccinale va seguito con ordine, dopo aver vaccinato gli over 65 si potrà aprire a tutte le classi di età. Per quanto riguarda gli over 80, il Lazio è al 94% su una media di oltre l’85% a livello nazionale mentre sugli over 60 la media è bassa, ci dobbiamo concentrare su di loro, soprattutto sugli over 65. Come prima cosa dobbiamo mettere in sicurezza le persone che possono avere conseguenze gravi. Dopo gli over 65 apriremo a tutte le classi di età e poi sarà la volta delle classi produttive, penso al settore alberghiero”, ha detto.
LA SITUAZIONE
In Italia sono state somministrati circa 20 milioni di vaccini anti-Covid (quasi 6 milioni di persone hanno ricevuto anche la seconda dose). Al momento la fascia d’età maggiormente assistita è quella degli over 80, circa 6 milioni 700 mila somministrazioni. Segue la fascia 70-79 con oltre 4 milioni, quindi la fascia 60-69 con quasi 3 milioni.
Dopo i primi mesi di vaccinazioni dedicati quasi esclusivamente agli over 65, spuntano le prime date su quando a immunizzarsi saranno i 40enni e i 50enni.
Per due giorni consecutivi sono state registrate 500mila somministrazioni in 24 ore: in Germania si arriva ad un milione, ma questa è un’altra storia. Le dosi fanno e faranno comunque la differenza: a maggio arriveranno altre 17 milioni di fiale, a giugno se ne attendono 30 milioni.
QUANDO AI PIU’ GIOVANI?
Se si rispettasse questo ritmo, e se le dosi fossero confermate, a metà maggio si potrebbe partire con le prenotazioni con la fascia 50 – 60 anni, a fine maggio con i 40-50. Il via, a quel punto, sarebbe questione di giorni o settimane.
Vaccinando tutti gli over 40, a fine luglio si raggiungerebbe l’immunità di gregge per il 60%. A settembre, invece, si toccherebbe l’80%. Numeri e prospettive in linea con il piano vaccinale.
E IN SICILIA?
La Sicilia paga fino ad ora le forti resistenze nei confronti di AstraZeneca, complice ovviamente le morti sospette e i casi di trombosi avvenuti nell’Isola dopo la somministrazione del vaccino (molte di queste smentite o non ancora confermate, tra l’altro) e questo ha portato a vaccinare con la prima dose solo il 69% degli anziani
Anche per quanto riguarda gli over 70, la Sicilia è una delle regioni più indietro, con una percentuale comunque sotto il 50%. Nonostante questo, la speranza (e l’auspicio) della Regione è di poter iniziare al più presto le vaccinazioni per i cinquantenni e per i quarantenni.
Negli ultimi giorni pero’ anche in Sicilia c’è stata una decisa accelerazione, con più di 30mila dosi somministrate al giorno (il target fissato da Figliuolo, però, è 50mila)
“Non possiamo negare il vaccino a chi lo vuole (penso al mondo del lavoro), per tenerlo conservato nella speranza che venga utilizzato su una fascia di cittadini che, sia pure senza ragioni scientifiche – ha detto il presidente Musumeci – lo sta allontanando da sé. Dobbiamo certo sforzarci di convincere i riottosi, ma anche proseguire con i comparti produttivi. L’obiettivo resta lo stesso: fare più che possiamo prima dell’estate. L’estate… che in Sicilia è una risorsa di vita prima ancora che una stagione del calendario”.
Per le prenotazioni, tutto dovrebbe rimanere così com’è, con la piattaforma gestite dalle Poste e dalla Regione. Con una differenza: come ha detto Costa, con i più giovani si potrà pensare ad una vaccinazione 24 ore su 24, dunque con un’accelerazione decisiva per arrivare sul serio a fine estate con un elevato tasso di vaccinati.