Finora a tre milioni e mezzo di italiani sono state somministrate due dosi, nemmeno il sei per cento della popolazione. Per questo il Commissario straordinario voluto dal premier Mario Draghi, Francesco Figliuolo, sta cercando di accelerare.
Per quanto riguarda gli approvigionamenti, è in arrivo un milione e mezzo di dosi Pfizer nelle Regioni italiane, ma la campagna sembra arrancare.
Il motivo è nelle vicende, anche internazionali che coinvolgono Astrazeneca, mentre si rincorrono le voci sulla sua pericolosità.
Tra oggi e domani è atteso un parere dell’Ema sui nuovi casi di trombosi, con l’Università di Oxford che ha intanto sospeso la sperimentazione del vaccino sui bambini.
Si parla infatti di una pericolosità del farmaco sotto i sessant’anni d’età. Ma, per il momento, non vi è niente di certo e, secondo alcune casistiche, il rischio di trombosi sarebbe più basso di quello della comune aspirina.
Tornando al Piano nazionale, è stato sottoscritto ieri il protocollo per la vaccinazione nei luoghi di lavoro.
Speranza, a fine estate vaccino a chi lo vorrà
“Spero che per la fine dell’estate – ha detto ieri sera in tv il ministro della Salute Roberto Speranza – ogni italiano che vorrà potrà ricevere la vaccinazione: dobbiamo lavorare giorno e notte e avremo un percorso di graduale miglioramento”.
“Non è ancora tutto finito”
“Non c’è – ha spiegato – una data X o un momento magico in cui scompaiono le misure e si tornerà come prima ma ci sarà gradualità. Penso che da qui a fine estate possiamo essere nelle condizioni di dare il vaccino a tutti e questo ci consente di aprire una stagione totalmente diversa, perchè anche i dati di oggi ci consegnano una complessità: non è ancora tutto finito purtroppo”.
Scende il tasso di positività
Un’altra notizia buona è quella della discesa del tasso di positività nazionale al sei e nove per cento. Ma i morti, nel bollettino di ieri, erano 421.