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Vaccini ai quarantenni, ecco da che ora sarà possibile prenotarsi in Sicilia

Finalmente si parte. Da oggi le regioni italiane potranno aprire alle vaccinazioni degli over 40, e chi è nato dal 1972 al 1981 sarà vaccinato con Pfizer.

Di sicuro in Sicilia, come ha anticipato il commissario straordinario all’emergenza covid a Palermo, Renato Costa, ma dovrebbe essere così anche nel resto d’Italia. Ovviamente, dosi permettendo.

QUANDO E COME PRENOTARSI

In Sicilia le prenotazioni per gli over 40 partiranno, come detto, oggi 17 maggio e il portale (tramite Poste o https://accesso.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/) dovrebbe essere attivo per gli aventi diritto dalle 9 della mattina, minuto più minuto meno, anche se ci può essere qualche ritardo.

Dicevamo dosi permettendo: nei giorni scorsi sono arrivate da Roma altre 160 mila dosi di vaccini Pfizer, Complessivamente nei frigoriferi degli hub siciliani ci sono, ad oggi, 290 mila dosi anti Covid.

Che ci sia qualche problema di fornitura purtroppo è evidente, tanto che permettere in sicurezza le seconde somministrazioni dei vaccini Pfizer e Moderna programmate la prossima settimana, l’assessorato regionale della Salute ha disposto da oggi la sospensione della modalità Openday per queste due tipologie di vaccini, mentre sarà possibile continuare a vaccinarsi senza prenotazione con AstraZeneca e Johnson&Johnson.

In una lettera inviata alle Regioni, Figliuolo raccomanda comunque ai governatori “l’assoluta necessità di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60, cittadini che presentano comorbidità, fino a garantirne la massima copertura”. Per questo l’inizio delle somministrazioni per i più giovani non partiranno contemporaneamente in tutta Italia, ma solo nelle regioni che sono già pronte e che hanno già completato la vaccinazione di gran parte delle categorie citate dal commissario. Nel frattempo, con l’avvicinarsi delle vacanze, il governo sta pensando alla possibilità di consentire le vaccinazioni anche ai turisti in visita in regioni diverse da quella di residenza.

IL RICHIAMO

E a proposito di Pfzer, l’Ema mette la parola fine alla disputa sui 42 giorni del richiamo. “Non è una deviazione rispetto alla raccomandazione”, spiega l’Agenzia europea spiegando che nei test clinici la somministrazione della seconda dose era prevista fino a 42 giorni. Informazioni, tra l’altro, presenti anche nel bugiardino del vaccino.