L’operazione di riforma del Servizio Sanitario nazionale del futuro “ha un impatto sui territori e non vi è dubbio che su questo sia fondamentale un’interlocuzione costante con le Regioni, con cui stiamo facendo un lavoro di coordinamento costatante”. Ma, oltre al ruolo preminente delle Regioni per le funzioni costituzionali che ricoprono rispetto alla materia della sanità, “vi è un ruolo importante dei Comuni, soprattutto per quanto riguarda il sociale”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l’audizione in Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale in riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“L’obiettivo di portare l’assistenza sanitaria sul territorio – ha aggiunto – si incrocia con il welfare e quindi c’è bisogno anche di un coinvolgimento molto forte dei Comuni”.
“Non dobbiamo dimenticare le settimane difficili che abbiamo vissuto. Avevamo 30.000 persone in ospedale fino a due mesi e mezzo fa e oggi sono 1.500, il 95% in meno. Avevamo 3.800 persone nelle terapie intensive e oggi siamo sotto i 190, ben oltre il -90%”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo agli interventi dei deputati in Commissione parlamentare sul federalismo fiscale. “Avevamo bollettini di centinaia di decessi e grazie alla vaccinazione dei più fragili oggi i numeri sono nettamente inferiori”. Ma “solo una campagna vaccinale capillare e che perdura nel tempo ci permetterà di consolidare questi numeri”.