A partire dal 16 settembre sono state somministrate solo 700.623 terze dosi di vaccino anti Covid, con un tasso di copertura del 9,3% rispetto a una quota di 7,6 milioni di persone di vaccinabili previsti dalla circolare ministeriale del 27 settembre scorso, ovvero immunocompromessi, over 80, ospiti e personale delle RSA, operatori sanitari over 60 o vulnerabili.
Notevoli, inoltre, sono le differenze regionali: si passa dal 28,1% del Molise all’1,2% della Valle D’Aosta. Lo rileva il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe, che chiede di “accelerare” su questa strada e sottolinea come non siano ancora disponibili i dati della platea vaccinabile in base alla successiva circolare dell’8 ottobre, che ha esteso l’indicazione del richiamo a tutti gli over 60 e ai fragili con specifiche patologie.
“Osservando scenari poco rassicuranti di altri Paesi – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – e nell’attuale impossibilità sia di definire percentuali ‘magiche’ per conquistare l’immunità di popolazione sia di prevedere i tempi per raggiungere un preciso target vaccinale, con la stagione invernale alle porte e l’efficacia vaccinale che a 6 mesi dal completamento del ciclo inizia lentamente a declinare, la Fondazione Gimbe invita a perseguire una strategia basata su più obiettivi per tutelare la salute delle persone e garantire l’irreversibilità delle riaperture”.
Tra questi, “accelerare la somministrazione della terza dose” e introdurne l’obbligo per gli operatori sanitari, estendere progressivamente la platea vaccinabile con dose booster alla fascia 50-59 e successivamente, se necessario, alle altre fasce anagrafiche. E infine, “mantenere l’obbligo di utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi”. (ANSA).