Nessuna controindicazione al vaccino contro l’infezione Covid-19 per le coppie in cerca di un figlio. È questa la rassicurazione che arriva dagli esperti della Società italiana di Riproduzione Umana (SIRU) che ha stilato un documento ufficiale con la posizione ufficiale della società.
Un documento utile ad orientare gli operatori sanitari dei Centri di Diagnosi e Terapia dell’infertilità, così come anche le coppie. I genitori che hanno deciso di intraprendere un percorso di genitorialità, a causa della pandemia sanitaria, vivono più dubbi e preoccupazioni rispetto a prima. Per loro, nasce lo sportello informativo composto da un team di esperti della SIRU ginecologi, genetisti, andrologi, psicologi e da figure coinvolte a diverso titolo nella riproduzione umana.
Dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 17.00 al numero 349 0753000, la Segreteria SIRU raccoglierà le chiamate e le traferirà all’esperto di competenza.
«Proteggere la salute e il benessere sia degli operatori sanitari che delle coppie che cercano un bambino è l’obiettivo della SIRU – dichiara il presidente della società Antonino Guglielmino – per questo abbiamo lavorato duramente, grazie alla collaborazione attiva della task force sul coronavirus attivata dall’inizio della pandemia, per la creazione di uno sportello completamente gratuito a disposizione delle coppie. Al contempo, è stato redatto il Position Paper ufficiale SIRU per orientare sui rischi e i benefici della vaccinazione contro il COVID-19 e rendere le persone informate e consapevoli delle proprie scelte».
Queste le principali indicazioni strategiche che la SIRU ha redatto sulla base delle evidenze scientifiche e in linea con le Autorità Governative, in considerazione dell’autorizzazione all’uso e distribuzione del vaccino contro il Covid-19:
La vaccinazione è particolarmente consigliata nei casi in cui la paziente presenta fattori di rischio per la forma grave di COVID-19, quali ad esempio pregresso trapianto di organo, diabete e obesità, fibrosi cistica Problemi respiratori importanti come fibrosi cistica e asma severa; anemia falciforme; necessità di terapie immunosoppressive; dialisi o malattie renali croniche; malattie cardiache congenite o acquisite.
I possibili benefici della vaccinazione devono inoltre essere particolarmente enfatizzati in tutte le pazienti che lavorano in ambienti sanitari o in strutture di assistenza sociale, comprese le case residenziali. Le pazienti con una storia di gravi reazioni anafilattiche o di grave allergia, o che sono già a conoscenza di essere allergiche a uno dei componenti del vaccino disponibile dovranno consultarsi con il ginecologo-ostetrico o il proprio medico di medicina generale.
Tutte le misure di protezione individuale devono rimanere saldamente in vigore fino alla conclusione di tutto il percorso di vaccinazione della popolazione generale.
I medici dovrebbero promuovere la vaccinazione ai pazienti, alle loro comunità e al pubblico. La Task Force SIRU sulla vaccinazione anti COVID-19 continuerà a fornire aggiornamenti e informazioni indipendenti, con una cadenza quindicinale, su tutti i vaccini man mano che essi saranno approvati e si procederà alla loro distribuzione.
«La SIRU sollecita e si dichiara disponibile ad una collaborazione a carattere sistemico con le Autorità di Governo della Sanità Pubblica a livello nazionale, regionale e provinciale per monitorare e registrare tutti i dati e gli eventi legati alla vaccinazione delle coppie in cerca di gravidanza e delle donne già in gravidanza, mettendo a disposizione tutte le proprie strutture presenti sul territorio nazionale» conclude Guglielmino.