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Vaccino anti Covid, anche Moderna rallenta le consegne del 20%

Dopo Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna annuncia un taglio nelle consegne di vaccino.

“Moderna ci ha appena informato che per la settimana del 9 febbraio, delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno”. Lo ha annunciato il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri.

“Il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto aumentano, ormai quasi ogni giorno le previsioni subiscono una rettifica” ha aggiunto.

Ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino che avremmo dovuto ricevere e che non abbiamo ricevuto”.

“Il vaccino non è una bibita e neanche una merendina, il vaccino è l’unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno, non si può scherzare né voltarsi dall’altra parte quando si tratta della salute delle persone”. “Non si devono fare propaganda, annunci e promesse, si devono consegnare i vaccini che – ha aggiunto Arcuri – i contratti prevedono debbano essere consegnati”.

L’obiettivo strategico è quello di dare all’Italia una “rete di ricerca e sviluppo” migliore di quella precedente, in grado anche di arrivare a produrre “un livello accettabile di vaccini e farmaci idonei a contrastare il Covid”, ha detto il Commissario per l’Emergenza, sottolineando che la scelta “autoctona” non significa che l’Italia non continuerà a sostenere un’azione comune europea.

Quanto al vaccino di ReiThera, Arcuri ha ribadito che si tratta di un farmaco “molto promettente” e che sarà fatto “ogni sforzo affinché possa presentare il prima possibile l’autorizzazione in commercio”.