Sanità

Vaccino AstraZeneca, ecco quante morti sospette su 32 mln di dosi

Si sono verificati, entro 2 settimane dalla vaccinazione con il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, “dei casi molto rari di trombi associati a bassi livelli di piastrine nel sangue. Su un totale di 62 casi inseriti in Eudravigilance in Italia sono stati segnalati 7 casi (con 2 decessi) di trombosi dei seni venosi intracranici fino al 22 marzo 2021 e 4 casi (con 2 decessi) di trombosi di più vasi sanguigni in sede atipica sui 24 inseriti nello stesso periodo nella rete sorveglianza Ue”. Lo comunica l’Aifa, che ha dedicato un focus agli eventi tromboembolici dopo la somministrazione di Vaxzevria nel nuovo Rapporto di farmacovigilanza.

“In questa lotta contro il tempo è fisiologico che dopo milioni di inoculazioni l’utilizzo di un vaccino possa essere rimodulato, e ciò è necessario per un principio di precauzione. AstraZeneca, come tutti gli altri, è efficace e sicuro e salva la vita delle persone, come dimostrano i risultati sul campo in Gb. Ci sono stati ritardi inaccettabili nelle consegne che ci servono”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nell’informativa alla Camera.

Vaccino AstraZeneca, solo 18 morti su 32 mln di dosi somministrate

Su 32 mln di vaccinazioni e 222 segnalazioni di eventi avversi per il vaccino di AstraZeneca ci sono 82 eventi avversi di cui 18 fatali: è un fenomeno molto ridotto che non va sottovalutato, mantenendo alta la vigilanza. E i cambi di rotta nelle indicazioni del vaccino fanno parte di questa attenzione”, ha continuato il ministro Speranza.

Complessivamente in Italia, tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2021, sono pervenute 46.237 segnalazioni di sospette reazioni avverse su un totale di 9.068.349 dosi di vaccino anti-Covid somministrate (510 ogni 100.000 dosi), di cui il 92,7% sono riferite a eventi non gravi. Le segnalazioni gravi corrispondono al 7,1% del totale, con un tasso di 36 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione. Lo segnala l’Aifa nel terzo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini COVID-19 in uso nella campagna vaccinale in corso.