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Vaccino italiano eVax previene contagio e attivo contro varianti

Sono attesi a fine agosto i primi dati clinici sulla sicurezza e l’immunogenicità del vaccino italiano Covid-eVax, messo a punto dalle aziende Takis e Rottapharm. Lo rendono noto le stesse aziende.

“Lo studio clinico è in corso e ci aspettiamo i primi risultati su sicurezza ed immunogenicità del vaccino per fine agosto”, dice il presidente e direttore Scientifico di Rottapharm Biotech, Lucio Rovati.

“Nello scenario attuale – prosegue – Covid-eVax potrebbe rappresentare un ottimo strumento in Paesi dove non c’è attualmente disponibilità di vaccini o come richiamo della risposta immunitaria nel tempo indotta da altre piattaforme vaccinali”.

Lo studio è frutto di una collaborazione internazionale alla quale partecipano Istituto Spallanzani, Istituto Regina Elena, Ingm e ospedale San Raffaele di Milano, l’università tedesca di Ulm e quella israeliana di Tel Aviv, il National Infection Service del britannico Public Health England.

Sulla base dei risultati ottenuti nello studio, in marzo è iniziata in Italia la sperimentazione clinica di fase 1 e 2 presso l’Ospedale San Gerardo di Monza con Università di Milano Bicocca, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale di Napoli, Istituto Spallanzani e Centro Ricerche Cliniche di Verona, in collaborazione con i laboratori di VisMederi a Siena.

“I dati ottenuti nel modello di topo hACE2, che ha lo stesso recettore dell’uomo e sviluppa una patologia simile, mostrano la protezione dal virus e l’assenza di sintomi respiratori ed effetti clinici dovuti all’infezione da SarsCov2″, rileva Matteo Iannacone, dell’Ospedale San Raffaele di Milano e docente dell’Università Vita-Salute.

“Grazie a un finanziamento europeo competitivo, i risultati ottenuti nei topi sono stati confermati nel furetto, un modello molto usato per i virus respiratori e predittivo dell’efficacia dei vaccini”, dice Fabio Palombo, direttore dell’Area Vaccini contro il cancro della Takis.

Il vaccino, rilevano in una nota le due aziende, offre di vantaggio di essere “economico, non ha bisogno di complesse formulazioni, può essere prodotto in larga scala e non ha necessità della catena del freddo”.

Una tecnologia analoga si sta sperimentando anche in ambito veterinario, aggiunge Antonella Conforti, direttore della Evvivax, la spinoff veterinaria della Takis: “Il SarsCoV2 è infatti in grado di infettare diverse specie animali – aggiunge – ed è importante prevenire l’insorgenza di nuove varianti con la vaccinazione, ove possibile”.