Siracusa

Dalla Val di Noto un appello per una “Sicilia No Triv”

SIRACUSA – “Inserire anche la Sicilia nella moratoria sulle trivellazioni del decreto Milleproroghe”. Lo chiede il Coordinamento delle Associazioni e Comitati No Triv del Val di Noto (che raccoglie ben 48 Associazioni e Comitati) in un appello indirizzato al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, e, per conoscenza, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, all’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Salvatore Cordaro, all’assessore regionale all’Energia, Daniela Baglieri, ed ai capigruppo dei partiti presenti all’Ars. Il Parlamento Italiano ha approvato, recentemente, un emendamento nel decreto “Milleproroghe” di moratoria delle trivellazioni fino a settembre 2021. In detto decreto, tuttavia, non rientra la Sicilia.

“Per questo ultimo motivo – si legge nell’appello del Coordinamento No Triv del Val di Noto – chiediamo al Presidente della Regione, alla Giunta regionale ed ai parlamentari di adottare, anche in Sicilia, un provvedimento di moratoria per dare un contributo, assieme all’Italia, per ridurre il riscaldamento globale che apporta tanti danni economici, sociali, ecologici e sanitari, per essere in correlazione con le linee guida dell’Accordo di Parigi, del Next Generation Plan Eu e per attuare una vera transizione ecologica che vada nella direzione del risparmio energetico, dell’efficientamento energetico e delle energie rinnovabili rispettose dei valori paesaggistici del territorio”.

“Per questo – prosegue il Coordinamento – noi riteniamo che si debba arrivare al blocco totale di nuove trivellazioni per l’estrazione di fonti fossili che, come è ampiamente documentato, sono una delle concause dei conseguenti cambiamenti climatici come affermano tutte le più importanti istituzioni scientifiche mondiali ed infine per non nuocere al modello socioeconomico già ben avviato, da anni, in Val di Noto (Patrimonio dell’Umanità in quanto inserito nell’ Heritage List dell’Unesco) che ha puntato su turismo culturale, agricoltura di qualità, filiera agroalimentare a chilometro zero, valorizzazione e fruizione sostenibile dei beni culturali e su eventi teatrali, musicali, letterari ed artistici di grande spessore (anche se, a causa della pandemia, in questo periodo, questi settori stanno soffrendo, ma siamo convinti di potere superare il grave momento)”.

“Il territorio del Val di Noto – conclude il Coordinamento – ha reagito al pericolo di nuove trivellazioni, con ricorsi al Tar (Comuni di Noto e Modica), ricorso straordinario al Presidente della Regione Sicilia (Comune di Rosolini) e di varie Associazioni e Movimenti. Inoltre ben 16 Comuni del Distretto turistico della Sicilia Sud Orientale (Acireale, Caltagirone, Cassaro, Catania, Ferla, Ispica, Mazzarino, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Ragusa, Scicli, Siracusa, Sortino) hanno attivato una reazione interpellando anche il Mise su questa vicenda. Vi chiediamo, altresì, di far rientrare nella moratoria tutte le autorizzazioni concesse alla stressa stregua di quella che riguarda il Val di Noto per rilievi geofisici all’interno del permesso di ricerca idrocarburi denominato ‘Fiume Tellaro’”.