Cronaca

Variante Delta, 117 morti in Gran Bretagna, 50 con doppia dose vaccino

Sono 117 i morti da Variante Delta in Gran Bretagna, secondo i dati ufficiali rilasciati dal Ministero della Salute. Cinquanta dei 117 deceduti erano vaccinati con doppia dose, 20 con una singola dose, 44 non vaccinati e 3 “dato sconosciuto”.

Numeri che suscitano interrogativi in Inghilterra, dove la vaccinazione è molto, molto più avanti rispetto all’Italia, ma nonostante questo ci sono più di 30.000 contagi al giorno, anche se i morti, rispetto alle altre ondate, sono in sensibilissimo caro.

JOHNSON CONFERMA LE APERTURE

Revoca confermata, dal 19 luglio, delle restrizioni residue più significative lasciate in eredità dal lockdown anti Covid in Inghilterra, nonostante il rimbalzo dei contagi alimentati dalla variante Delta (il cui impatto su morti e ricoveri resta peraltro in parte frenato dai vaccini) e gli allarmi suscitati anche dagli affollamenti consentiti – allo stadio di Wembley o fuori – per le semifinali e la finale degli Europei di calcio conclusi ieri con la vittoria dell’Italia.   

Le nuove riaperture, annunciate da Boris Johnson lunedì scorso, saranno illustrate nel dettaglio più tardi dallo stesso premier Tory alla nazione e dal suo nuovo ministro della Sanità, Sajid Javid, alla Camera dei Comuni.

Ma Downing Street ha già anticipato che si tratterà di una formalizzazione di quanto detto, seppure corredata dalla riesumazione di un appello alla “cautela” da parte di BoJo.

    La nuova era, che sarà inaugurata dal 19 in quello che il governo ha ribattezzato “il giorno della libertà”, prevede il via libera ad attività come i locali notturni, l’allentamento di ciò che rimane delle limitazioni per cinema, teatri, eventi pubblici, matrimoni o funerali e la fine di un vincolo legale sull’uso della mascherina al coperto o sul distanziamento.

    Nonché – per i soli vaccinati – la fine dell’obbligo di auto-isolarsi in caso di contatti con soggetti infettati (e a meno di contagiarsi in prima persona) o di dover fare la quarantena al rientro da un viaggio dagli oltre 100 Paesi (Italia inclusa) della cosiddetta lista arancione, o ambra.

VARIANTE DELTA UN’INFLUENZA?

”A vederla così oggi in Gran Bretagna, il paese che più la ha sperimentata, la variante Delta sembra un virus addomesticato, più di tipo influenzale”, con un “rapporto di un decesso su mille infezioni”. Così l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico, durante la trasmissione ‘Agorà estate’, su Rai Tre, precisando però che Oltremanica larga parte della popolazione è ormai vaccinata.

“Che il virus svilupperà altre varianti – ha precisato – è probabile, anzi certo e non sappiamo come saranno. Quello che sappiamo è che la variante Delta, pur se molto diffusiva, ad oggi in un paese come la Gran Bretagna, in cui una larga parte della popolazione ha avuto una o due dosi di vaccino, non sta provocando un aumento dei ricoveri in terapia intensiva per forme severe, anche se c’è aumento dei casi. Il rapporto è di un decesso su mille infezioni. Lo stesso di una normale influenza.
    Ogni anno per l’epidemia influenzale abbiamo da 3 a 8 milioni di casi e ogni anno 4.000 a 10.000 morti, ma a nessuno viene in mente di fermare tutto per questo”.