Sanità

Variante inglese in Italia, più aggressiva in bambini e giovani

La variante inglese di coronavirus colpirebbe più i bambini e i giovani in generale. Lo ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza, nella conferenza stampa dell’Istituto Superiore di Sanità.

“A Chieti in Abruzzo è stata identificata la variante inglese che ha maggiore trasmissibilità ma per fortuna la risposta ai vaccini non è inficiata ma bisogna intervenire prontamente, anche perchè sembra possa infettare di più la popolazione pediatrica”, dice Rezza.

“In Israele ad esempio si sta verificando un fenomeno preoccupante: aumentano notevolmente i casi di Covid-19 tra bambini e adolescenti, con un picco tra i 6 e i 9 anni“, scrive su Facebook l’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola.

Nonostante il Paese stia procedendo celermente nella campagna di vaccinazione, con circa l’80% della popolazione sopra i 60 anni già vaccinata, il numero di infezioni nei più giovani è cresciuto in modo così preoccupante da allarmare l’Associazione dei pediatri”.

“Tra le spiegazioni che stanno circolando – spiega – c’è quella della diffusione sul territorio della nuova variante inglese che, essendo più trasmissibile, potrebbe colpire di più anche i bambini che, finora, erano stati invece risparmiati”.