Sanità

Variante Omicron dominante in Sicilia, riguarda oltre il 78% dei casi

La variante Omicron avanza rapidamente in Italia (il 3 gennaio era all’81%), ma con non poche differenze da regione a regione. La variabile regionale è tra il 33 e il 100%, secondo l’Iss e il ministero della Salute. Ecco la sua diffusione in Sicilia e nelle altre regioni italiane.

La Basilicata azzera la variante Delta

Ormai in Basilicata sul fronte Covid circola solo la variante Omicron di Sars-CoV-2. Delta azzerata. Il mutante segnalato per la prima volta dal Sudafrica si prende la scena. 

Delta non si è arresa solo in Valle d’Aosta, dove mantiene una prevalenza del 66,7% e Omicron è ferma al 33,3%. E il suo cedimento appare più lento nella Provincia autonoma di Bolzano, dove il sorpasso c’è stato (Omicron è al 54,2%), ma Delta si tiene una 41,7%. Avanzata di Omicron meno rapida che altrove anche in Friuli Venezia Giulia (64,6%, Delta 35,4%) e in Veneto, dove la nuova variante è al 66,1% e Delta al 33,9%.

Nel resto d’Italia lo scenario è quello di una salita netta e decisa, una velocità diversa ma ormai una realtà consolidata. Se su 535 campioni lucani positivi, ne sono stati sequenziati 11 e tutti erano Omicron. Delta è già sotto il 10% in 4 Regioni: oltre alla Basilicata, succede in Molise dove Omicron è al 97,8% e Delta al 2,2%, in Umbria dove è scesa al 6,7% e Omicron è a quota 93 ,3%, in Puglia dove Omicron è al 91,9% e Delta all’8,1%. Vicine al 90% di Omicron ci sono anche la Toscana (89,2%), e la Lombardia (88,7%). Il Lazio vede Omicron all’85,4% e Delta ormai minoritaria al 14,6%. Nelle Marche Omicron è all’82%, in Sardegna all’83,3%. Restano sotto l’80%, ma non troppo lontane, Emilia Romagna (79,4%), Sicilia (78,8%), Abruzzo (77,8%), Piemonte (76,8%), Liguria (76,7 %), Provincia autonoma di Trento (76%), Calabria (71,