Motori

Veicoli commerciali: Stellantis punta su quantità e qualità

TORINO – Decine di migliaia di allestimenti e oltre cinquecento versioni. Questo è l’universo che compone la gamma dei veicoli commerciali dei quattro brand del gruppo Stellantis. Fiat Professional e poi Opel con Peugeot e Citroen, rappresentano un patrimonio da difendere, come ha spiegato a più riprese anche Carlos Tavares.

Per ottimizzarne la performance, nel gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa è stata ideata una business unit trasversale tra i brand a livello Enlarged Europe e a scendere in ogni Paese. Discorso diverso per le reti commerciali, che resteranno autonome.

L’obiettivo è sviluppare ai massimi livelli le sinergie, che tra Fca e Psa era già molto forti in virtù della partnership trentennale sui veicoli commerciali, con due stabilimenti in Val di Sangro e a Valenciennes. C’è poi Opel, acquisita da Psa nel 2017, che per prima ha sviluppato un veicolo commerciale leggero ad idrogeno, la prossima grande rivoluzione che dovrebbe partire dai mezzi pesanti per arrivare agli Lcv.

Il 2022 sta confermando le ottime performance del recente passato, con una quota del 50,4% nel primo trimestre in Italia, composta al 43% da veicoli a basse emissioni. Un vero boom. Per il futuro il piano è ancora più ambizioso: nel 2035 ci si aspetta infatti che oltre il 95% delle vendite sia di versioni con motore elettrico.

Quindi elettrificazione, ma anche idrogeno e una gamma sempre in evoluzione: dai van compatti a quelli di taglia larga, i brand Stellantis sono presenti con più opzioni. La disponibilità è infatti vastissima. Solo tra gli elettrici Citroën conta già ë-Berlingo Van, ë-Jumpy, anche a idrogeno, e il nuovo ë-Jumper. Fiat Professional punta sul E-Doblò Van, il terzo van 100% elettrico del brand, dopo E-Ducato ed E-Scudo. I commerciali Opel comprendono Combo Cargo, Vivaro e Movano. Infine, Peugeot che punta su e-Partner, e-Expert ed e-Boxer.