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Vendeva in tutto il mondo falsi cimeli del Papa, denunciato

L’anello indossato da Papa Francesco, la papalina del Santo Padre, i biglietti da visita firmati dalla Regina Elisabetta II, i vinili autografati dai Beatles e da Freddie Mercury, i calzoncini indossati da Sylvester Stallone in Rocky ma anche decine di magliette delle più blasonate squadre europee di calcio. Sono alcuni dei ‘cimeli’, falsi, con tanto di certificazione, commercializzati da un torinese denunciato dalla Guardia di Finanza di Torino per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e frode in commercio. Per le spedizioni in tutto il mondo utilizzava l’identità di una persona deceduta.

Le indagini della Guardia di finanza

L’indagine, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino con il coordinamento della Procura, ha preso il via da alcuni approfondimenti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli su alcune partite di merce sospette. I successivi accertamenti hanno portato i finanzieri a individuare il presunto responsabile dei traffici e a documentare molteplici spedizioni di merci anche verso Paesi Ue ed extra-Ue. Per entrare in contatto con i clienti l’uomo avrebbe utilizzato portali e-commerce e inviato la merce attraverso società di spedizione. Il prezzo di vendita dei ‘cimeli’ oscillava dai circa 100 euro proposti per le magliette sportive a qualche migliaio di euro per quelli più ‘rari’.  All’indagato sono state sequestrate anche  disponibilità finanziarie e patrimoniali per oltre centomila euro ritenute profitti dell’attività attività che, secondo i riscontri investigativi, l’uomo avrebbe svolto avrebbe svolto da fine 2020 a inizio 2022.