Dall’esordio al cinema in “Stranizza d’amuri”, diretto da Beppe Fiorello, all’avventura ad “Amici”. Gli ultimi mesi sono stati davvero intensi per il ballerino Samuele Segreto, ospite quest’oggi a “Verissimo” nel salotto di Silvia Toffanin.
Tanti i temi toccati durante l’intervista dal giovane talento, a partire dal ritorno alla normalità in seguito all‘eliminazione dalla competizione durante il terzo serale.
“Il ritorno alla normalità è stato un po’ uno schiaffo all’inizio. Fortunatamente ho trovato tantissima gente che mi supporta ed ho davvero tante cose belle da fare quindi mi son detto: non è stata poi così drammatica l’uscita dalla scuola – le parole di Samuele – Avrei volevo proseguire, è normale, ma sono contento così. Ho l’opportunità di andare un anno a New York grazie alla borsa di studio (vinta all’interno del programma e non posso che essere felice”.
Samuele Segreto non si è voluto sbilanciare su eventuali innamoramenti nei confronti di alcune concorrenti (“Sono timido, non vi dirò i nomi“), ma ha parlato anche della sua ammirazione nei confronti di Elena D’Amario.
“Con Elena all’inizio si è creata una situazione di imbarazzo da parte mia fortissima, perché non credevo che in puntata venisse fuori questo argomento. Adesso sono innamorato di lei ma a livello artistico, la stimo tanto. Ma mi è passata la cosa dal cuore, diciamo. Succede a tutti. Io purtroppo ho un debole per le cose impossibili, ma non lo faccio a posta. Sono attratto dalle cose impossibili, tanto ambiziose. Ma questo in tutto, anche nel lavoro”.
Alla fine, il giovane ballerino ha riservato parole d’affetto nei confronti di Beppe Fiorello, regista di “Stranizza d’amuri” che lo ha fortemente voluto come co-protagonista nella storia siciliana con al centro il tema dell’omosessualità tra giovani negli anni ’80.
“Gli sarò per sempre grato – conclude Samuele Segreto – Si è creato un legame pazzesco, è come se fossimo diventati parenti. In un contesto del genere, come quello lavorativo, è rarissimo che si creino rapporti del genere. Lo stimo tanto come artista e, ripeto, gli sono davvero grato”.