PALERMO – Le istituzioni non accennano a dare risposte in merito alla vertenza dei lavoratori di Covisian e Almaviva della commessa ITA e i sindacati decidono di inasprire le proteste. I 543 dipendenti assunti a tempo indeterminato, con un contratto sottoscritto il 21 ottobre 2021 al ministero del Lavoro da Ita Airways, Almaviva e Covisian, poco più di cinque mesi dopo si sono visti recapitare una procedura di licenziamento collettivo e ad oggi il loro futuro è incerto. Le segreterie territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc criticano in una nota come si sta svolgendo la vicenda.
“A tutt’oggi – è scritto in una nota – dopo innumerevoli manifestazioni e iniziative di lotta, a parte gli attestati di solidarietà di gran parte della politica locale e nazionale, riscontriamo un assordante silenzio da parte del soggetto preposto alla convocazione del tavolo ministeriale ossia il ministro Orlando, che fino ad oggi si è limitato a condannare la vergognosa assenza della compagnia aerea al tavolo convocato il 20 aprile scorso, e nulla più”.
“Ita, società pubblica al 100 per cento, continua indisturbata a tenere un comportamento vergognoso e offensivo nei confronti di Istituzioni e lavoratori, i 75 giorni della procedura di licenziamento continuano a trascorrere, chiediamo a Covisian di ritirare i licenziamenti – proseguono nella nota unitaria i sindacati – Il tempo sta passando senza che da Roma giungano notizie di una prossima convocazione e per queste ragioni fino a quando non sarà riconvocato il tavolo ministeriale le lavoratrici e i lavoratori rimarranno in presidio attivando giornalmente iniziative di lotta”. Il presidio permanente sarà davanti all’ingresso del teatro a Piazza Politeama a Palermo.