Alimentare

Vespa e Albano in coro a difesa del vino: “No a etichetta irlandese”

Vino sì o no? O al massimo in quantità moderate? Sono tante le correnti di pensiero riguardo la salubrità o meno della bevanda di Bacco, e, in particolare nel Bel paese, la campagna “contro” partita dall’Irlanda ha generato polemiche infuocate. Dall’isola del nord Europa ciò che si vorrebbe è la conversione in legge del regolamento che in Irlanda prevede l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie. Inevitabili le proteste di chi la bevanda, possedendo vigneti la produce per commercializzarla.

Irresponsabili

Tra questi, due nomi illustri quali Bruno Vespa e Al Bano. «Sono degli irresponsabili quelli che dicono che il vino fa male. Esistono migliaia di pubblicazioni scientifiche che testimoniano il contrario – sottolinea il giornalista su un articolo apparso su Leggo.it. Molti dicono che il vino rosso in piccole quantità fa benissimo, tra l’altro. È una campagna diffamatoria vergognosa. In Irlanda c’è un problema di alcolismo serio e se la prendono con il vino invece di prendersela con i superalcolici. In genere la gente non si ubriaca con il vino ma con i superalcolici».

Al bano sulla stessa lunghezza d’onda

Gli fa eco Al Bano, anche lui come Vespa produttore. «Il vino fa male se ne bevi sette litri al giorno. Il vino da anni è consigliato dai medici, questa è una campagna antistorica, un’offesa al prodotto. Vino e olio si utilizzano da sempre, anche nelle messe e nelle celebrazioni».