in collaborazione con ITALPRESS
ROMA – Ritorna per il secondo anno “M-Team, contro la meningite per la salute dei nostri bambini”, la campagna del Comitato nazionale liberi dalla meningite, nata con lo scopo di sensibilizzare le famiglie sull’importanza della prevenzione per questa grave, talvolta mortale, patologia, molto frequente soprattutto nei bimbi più piccoli.
Obiettivo della nuova edizione di M-Team sarà quello di offrire una corretta informazione e preziosi approfondimenti sulla meningite meningococcica, per aiutare i genitori ad agire correttamente, per assicurare il migliore sviluppo psicofisico ai propri figli. Fondamentali i consigli da seguire anche nel campo dell’alimentazione e dell’attività fisica: la lotta alla sedentarietà, il sovrappeso e il trattamento dell’obesità infantile continuano a essere alcune tra le principali sfide, in età pediatrica.
A supportare l’importante campagna un team d’eccezione, composto da sette protagonisti del mondo dello sport, del food e della scienza: schierati in prima linea, scendono in campo cinque super mamme e (per la prima volta) anche due papà, ovvero la campionessa di pallavolo Serena Ortolani, la food blogger Sonia Peronaci, la campionessa di tuffi olimpica Tania Cagnotto, l’oncologa e campionessa paralimpica Federica Maspero, il dirigente medico e pediatra Elena Bozzola, il pallavolista Ivan Zaytsev e lo chef Roberto Valbuzzi. I sette super testimonial affiancheranno nella sfida di sensibilizzazione Amelia Vitiello, presidente del Comitato nazionale liberi dalla meningite, il primo gruppo in Italia impegnato nel rappresentare bisogni e diritti, delle persone affette dalla meningite e dalle loro famiglie, fondato da genitori che, proprio come Amelia, hanno perso i propri figli, a causa della malattia.
“L’importante missione di M-Team – ha detto Amelia Vitiello – anche per questo 2020 colpito dalla devastante pandemia Covid-19, sarà quella di offrire ai genitori tutte le informazioni possibili sulla meningite meningococcica, infezione che in Italia colpisce ogni anno circa mille persone e che, assai frequente nell’ infanzia, può portare a gravi disabilità o persino alla morte. La campagna dello scorso anno è andata molto bene, al punto che in questa edizione è cresciuto il numero dei testimonial e siamo diventati un team misto: alle mamme si sono aggiunti due papà. Ci sembrava giusto dar voce anche loro che sempre più spesso si dimostrano organizzati, efficienti e attenti anche dal punto di vista medico, nei confronti dei loro figli. Dobbiamo continuare a fare informazione e a ribadire quanto sia importante la prevenzione, soprattutto in un periodo storico così difficile, sia per questa infezione che per altre patologie prevenibili. Tutti i vaccini hanno un ruolo fondamentale”.
“Da undici anni – ha concluso – purtroppo non ho più la possibilità di abbracciare la mia bambina, portata via dalla meningite in sole dieci ore. Ho imparato che non bisogna dire ‘a me non accadrà’, perché la vita sa essere imprevedibile. Non sfidate il fato, ma affidatevi alla medicina. La sorte non rende immuni”.