Politica

Viabilità aree interne, in Sicilia serve una cabina regia


Una cabina di regia con il governo regionale per chiedere un monitoraggio sui fondi strutturali, quelli Snai e tutti quelli destinati alla viabilità delle aree interne della Sicilia che riguardano le Madonie, il Simeto – Etna, i monti Sicani, il Calatino e i Nebrodi per capire quali sono i programmi del Governo per migliorare la mobilità secondaria delle aree interne particolarmente penalizzate nei collegamenti, per conoscere i tempi di realizzazione dei progetti e soprattutto per individuare le strategie sinergiche per superare i principali ostacoli per la velocizzazione dei cantieri, uno su tutti quello che riguarda la progettazione per la carenza di personale adeguato.

È quanto hanno chiesto i vertici della Filca, nel corso della tavola rotonda, dal titolo:”Diamo dignità alle aree interne della Sicilia”, che si è tenuta nella sala convegni del Parco dei Nebrodi e alla quale hanno partecipato anche il segretario nazionale della Filca, Enzo Pelle e il segretario regionale Paolo D’Anca.

“L’intervento sulla viabilità secondaria – si legge in una nota – è decisivo per la nostra economia, le aree interne hanno delle potenzialità strategiche che devono essere sostenute con adeguati interventi di programmazione. È inaccettabile constatare che ci sono i finanziamenti previsti, con cifre milionarie, che si arrestano per mancanza di tecnici, ingegneri a architetti”.

“La Regione – prosegue la nota- con il Po Fesr Sicilia 2014-2020 ha stanziato per le Aree interne 155 milioni. Per ciascuna area sono previsti circa 31 milioni di euro cui si aggiungono altre risorse previste da altri fonti di finanziamento ma quello che si constata ad oggi è un assoluto immobilismo. Lo sviluppo delle zone interne è collegato alla viabilità, molte aziende agricole rischiano di rimanere isolate perché non riescono a trasportare i propri prodotti”.

“Chiediamo pertanto – conclude la nota – un intervento immediato della Regione per mettere in atto tutte gli interventi necessari per superare questo gap e per evitare di perdere risorse che sono strategiche per lo sviluppo e per il futuro di questa terra”.