Tanti dubbi dopo l’incontro tenutosi questo pomeriggio nella sede della Città Metropolitana di Catania in via Nuovaluce avente come oggetto il passaggio dei lavoratori della Pubbliservizi Spa alla nuova azienda Servizi Città Metropolitana Catania. L’incontro con l’amministratore della nuova società, l’avvocato Mario Balsamo, è stato suddiviso in due parti. La prima con i segretari dei sindacati confederali e la seconda con quelli dei sindacati autonomi.
A preoccupare i rappresentanti delle sigle sindacali è stato l’aspetto economico della vicenda. Al momento nel bilancio della Città Metropolitana sono infatti destinati alla nuova società soltanto 5 milioni di euro, che a malapena riuscirebbero a coprire le spese solo per qualche mese. Lo scopo principale è il passaggio di tutti i 331 lavoratori alla nuova società. Per arrivare all’obiettivo si cercherà di ricorrere a qualsiasi strumento, come per esempio gli ammortizzatori sociali.
Durante la prima parte dell’incontro quindi l’attenzione è stata focalizzata su questi aspetti. Quello che si sta pensando è un possibile incontro con il Ministero del Lavoro. Si cercherà di reperire quante più risorse economiche possibili per il passaggio dei lavoratori alla nuova società e per mettere del tutto in garanzia la nuova società. Inoltre è stato anche appreso come oggi sia stata apposta la firma per il decreto delle somme necessarie per l’acquisto della società ormai fallita.
Nella seconda parte dell’incontro, quella con i sindacati autonomi, è stato sottolineato come il passaggio sembri certo soltanto per 215 dipendenti. E’ uscito fuori come ancora manchino dei dati fondamentali per esaminare la situazione, proporre delle soluzioni e capire quali sono i lavoratori che possono andare in prepensionamento. Per questo è previsto un nuovo incontro nella giornata di domani. Anche in questa seconda parte dell’incontro è stato detto come si debba cercare qualsiasi strumento per garantire il passaggio dei lavoratori. Passaggio che può avvenire anche in maniera progressiva entro un certo lasso di tempo lasciando temporaneamente in cassa integrazione i lavoratori che vengono assunti successivamente. Infine le risorse provenienti in dotazione dalla Regione sono destinati all’acquisizione di nuovi strumenti.