La poltrona di Nicoletta

VIDEO | Una tradizione che sposa la modernità, l’evoluzione delle Friulane

Siamo in Friuli, terra di vini e buona cucina, terra contadina e di tradizioni antiche come quella delle ciabattine Furlane, ma meglio conosciute con il nome di Friulane. Queste calzature affondano le loro radici storiche dagli inizi del primo novecento quando venivano realizzate dalle contadine che assemblavano insieme materiali di scarto, come la gomma dei copertoni per le suole, juta e scampoli di tessuti che si ritrovavano in casa, per le tomaie.

Esportate anche negli Stati Uniti

Una sorta di “No waste” e “Recycling” che all’epoca non era dettato dalla necessità di salvare il pianeta, ma purtroppo dalla povertà. Negli ultimi quindi anni queste calzature sono diventate un “must to have” per quelle donne e uomini che si contraddistinguono per la loro raffinata eleganza. Show room di tendenza in tutto il mondo le commissionano con velluti, pregiati, sete, e cifre ricamate, Una delle più storiche aziende che oggi le esporta anche negli States è il Calzaturificio Patrizia.

I tessuti

Un‘eccellenza nel mondo dell’artigianalità che resiste da oltre cinquant’anni nelle produzione manuale di queste stupende calzature, e anche se oggi non viene più utilizzata la juta di scarto, perché sostituita da velluti di seta, o tessuti più preziosi atti al mercato del lusso, la base del riciclo rimane comunque rispettata per via delle suole in gomma che provengono dai copertoni in disuso delle biciclette.