ROMA – “Un disegno di legge per rafforzare il contrasto alla violenza sulle donne in attuazione della linea annunciata dal governo Meloni incentrata su tre pilastri di azione: prevenzione, protezione, certezza della pena”. A dirlo la senatrice di Fratelli d’Italia, Susanna Campione, che qualche giorno fa al Senato ha presentato il disegno di legge sulla violenza domestica. Un provvedimento, come ha spiegato la stessa senatrice Campione, “su cui c’è stato un supporto trasversale da parte tutte le forze politiche”.
Il disegno di legge sostanzialmente diviso in due parti: “La prima parte – spiega la senatrice Campione – propone norme di modifica del Codice penale e del Codice di procedura penale per tali reati mentre la seconda, che è quella che mi sta più cuore perché frutto della mia esperienza di avvocato, si prefigge di aiutare chi è chiamato a difendere e giudicare. Spesso, infatti, le persone offese possono sembrare contradditorie rispetto a ciò che denunciano, e giudici e avvocati devono essere specializzati in materia per decifrare queste contraddizioni. E poi, interventi sul sostegno per le vittime anche dopo la sentenza ed educazione scolastica per ragazzi e ragazze”.
Sulla necessità di tenere sempre alta l’attenzione sui fenomeni di violenza insiste il presidente della Commissione Affari Costituzionali, Alberto Balboni, senatore di FdI perché “della violenza sulle donne non se ne parla mai abbastanza. Le statistiche non fanno una fotografia esatta della reale situazione, che è molto più grave di quanto emerge. Nonostante ci siano finalmente delle norme di contrasto adeguate nel nostro ordinamento, bisogna intervenire in maniera più incisiva sulla prevenzione: nella scuola e nell’educazione dei bambini in ogni ordine e grado, sui genitori e sul contesto culturale, e questa proposta si occupa del fenomeno a 360 gradi”.
La prevenzione come priorità su cui intervenire è un punto su cui si sofferma anche la senatrice di FdI, Cinzia Pellegrino, responsabile del Dipartimento Vittime di Fratelli d’Italia, perchè “rappresenta un tema centrale per far comprendere, soprattutto alle ragazze, come riconoscere una relazione malata fin dai primi segnali. Bisogna implementare, poi, i centri per il trattamento del maltrattante, che lavorano sul recupero del carnefice attenuandone di molto la propensione alla recidiva, e renderli parte integrante delle politiche di assistenza. Su questi temi auspico la convergenza di tutte le forze politiche, come molto spesso c’è stato quando si è trattato di contrasto alla violenza sulle donne. L’unione fa la forza, guardare insieme verso la stessa direzione può fare la differenza”.
Infine, la senatrice di FdI Elena Leonardi, neoeletta vicepresidente della Commissione bicamerale per il femminicidio, garantisce il suo impegno ribadendo che “esistono aspetti ancora troppo critici riguardo questo fenomeno. Basti pensare che è proprio di qualche ora fa la notizia di un femminicidio nelle Marche, la mia regione. Questa è l’ulteriore dimostrazione che non possiamo mollare la presa e che nessuno può sentirsi estraneo a questo tema”.