ENNA – Nella sede di Roma della Fondazione Terzo pilastro internazionale, alla presenza della presidente Alessandra Taccone e dell’ex vertice Emmanuele F. M. Emanuele, è stato formalizzato l’avvio della procedura di apertura e attivazione del Centro di accoglienza per le donne vittime di maltrattamenti e per la loro eventuale prole, denominato Villa Laura, che sarà situato a Enna. L’iniziativa, che il Comune ha definito “di grande valore etico e sociale”, è promossa dal Municipio ennese in collaborazione con Asp (Azienda sanitaria provinciale) e realizzata grazie al contributo della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale.
“Grazie al contributo della Fondazione – ha affermato il sindaco Maurizio Dipietro – sono stati realizzati i lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione, opere murarie e arredi, dell’immobile a suo tempo individuato come sede del centro di accoglienza, ovvero l’ala Est dell’ex ospedale Umberto I. I lavori, iniziati nel 2022, sono stati ultimati, nei tempi previsti, durante la primavera 2023. È, dunque, ora giunto il momento di indire la gara per l’affidamento della struttura a un’associazione idonea a gestirla”.
Come ricordato dal primo cittadino, l’obiettivo principale che ha caratterizzato fin dal primo momento il progetto è stato quello di dare vita a un centro per accogliere le vittime di violenza, ospitando in maniera gratuita, insieme agli eventuali figli minorenni, le donne di ogni età che abbiano subìto prevaricazioni fisiche e psichiche, o che si trovino esposte alla minaccia di qualsiasi forma di violenza. Il centro si configura, infatti, come una struttura dedicata. L’obiettivo è fornire un alloggio sicuro e temporaneo alle donne e ai loro bambini, indipendentemente dal luogo di residenza, con l’obiettivo di proteggerli e di salvaguardarne l’incolumità. A tale scopo, la struttura, nel rispetto dei criteri di privacy e sicurezza, si propone altresì di agevolare il reintegro delle assistite nella società, occupandosi anche della cura dei figli minori, a cui sono destinati adeguati servizi educativi e di sostegno scolastico.
Villa Laura, completamente attrezzata per accogliere persone diversamente abili, si sviluppa su due piani, su una superficie di quasi 1.500 metri quadri. Al piano terra, si trova il centro di ascolto articolato in due sale, per le funzioni di assistenza psicologica e legale, e corredato da una sala d’attesa, un ufficio, un archivio e servizi, nonché altri ambienti destinati ad attività associative-laboratoriali varie. La Casa-rifugio vera e propria si sviluppa tra il piano terra e il primo piano: al piano terra si trova la lavanderia-stireria, unitamente a tre ambienti (con servizi) per lo svolgimento di attività comuni di natura educativo-pedagogica; al primo piano, vi è la zona notte, che comprende quattro stanze (per accogliere cinque donne ed eventuali figli minori), uffici, due gruppi di servizi igienici, una cucina con deposito per alimenti a lunga conservazione, una sala da pranzo, una sala lettura-tv e un vano per altre attività.
“Sono davvero felice – ha affermato Emmanuele F. M. Emanuele – di dare concreto avvio a questo progetto al quale tengo in maniera particolare, peraltro in una città a cui sono molto legato. La violenza sulle donne è diventata una vera, drammatica piaga sociale, facendo registrare numeri impressionanti per un Paese civile qual è il nostro: nel 2023 da poco conclusosi, a titolo di esempio, sono state ben 120 le donne uccise in Italia, di cui la metà per mano del partner, mentre nell’anno appena iniziato già se ne contano nove, in taluni casi uccise assieme ai figli. Per questa ragione ho ritenuto doveroso e non procrastinabile che un’istituzione, quale è la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, da sempre attenta alle esigenze dei territori dell’area mediterranea, con particolare riguardo alle gravi problematiche sociali che affliggono la nostra epoca, tra cui appunto la violenza su donne e bambini, si facesse carico in maniera proattiva di questa importante missione”.
“Si tratta di un progetto – ha aggiunto l’attuale presidente della Fondazione, Alessandra Taccone – fortemente voluto dal professor Emanuele, all’epoca presidente, che Terzo pilastro ha sposato senza indugio, collaborando in maniera proficua con l’Amministrazione comunale ennese. Ritengo l’esperienza di Villa Laura uno dei fiori all’occhiello della nostra istituzione: con essa abbiamo infatti compiuto un deciso passo nell’opera di sostegno ai soggetti più deboli e indifesi, che è da sempre tra gli scopi primari della Fondazione Terzo Pilastro, peraltro sottraendo al deterioramento del tempo una parte importante del patrimonio monumentale della città di Enna”.
“Esprimo la più convinta soddisfazione – ha concluso Dipietro – per la conclusione dell’iter della realizzazione di Villa Laura. Il prossimo affidamento della gestione della Casa di accoglienza di donne e minori vittime di violenza in famiglia, finanziato per un triennio dalla Fondazione, consentirà di dare un contributo all’impegno che istituzioni pubbliche e private profondono per contrastare un fenomeno criminale, quello della violenza sulle donne, che allarma ormai l’opinione pubblica non meno che la criminalità organizzata”.