Palermo

Violentata, non creduta e anche accusata di calunnia: assolta dopo anni “da incubo”

Non era stata creduta e oltre al dolore di essere vittima di stupro aveva dovuto tollerare l’accusa di calunnia prima di essere assolta: è accaduto a una donna residente nelle Madonie, che finalmente è “uscita da un incubo” durato anni.

Ecco la sua storia.

Vittima di stupro accusata di calunnia, assolta

Anni fa la donna aveva denunciato di essere stata violentata. Gli inquirenti non l’avrebbero creduta, pensando che l’uomo accusato fosse innocente. Da qui sarebbe scattata l’accusa di calunnia nei confronti della malcapitata, condannata in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione.

La prima sezione della Corte d’appello di Palermo, presieduta da Adriana Piras, ha però accolto la tesi della difesa. Il risultato? La sentenza è stata ribaltata e la donna è stata assolta. “La mia cliente è uscita da un incubo”, ha affermato l’avvocato Minà, che ha supportato la sua cliente cercando di dimostrare la verità dietro il suo racconto.

Immagine di repertorio