Ragusa

Vittime di mafia, il ricordo a Modica Alta

Modica – Oggi, giovedì 21 marzo, la città della Contea celebra la XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, iniziativa promossa da Libera. Il presidio territorile di Modica aderisce a questa gironata adottando lo slogan “Roma città aperta” promosso a livello nazionale. La XXIX Giornata rievoca il capolavoro del neorealismo che racconta la Resistenza e la lotta per la libertà, a ottant’anni dalla liberazione di Roma dall’occupazione nazi-fascista.

“Questa giornata – spiega Francesco Rendo responsabile del presidio modicano – non la intendiamo come una mera frazione del nostro tempo dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie e basta. Questa giornata, per ‘Libera’ così come per tutte quelle realtà sociali che ne sposano i principi, rappresenta il culmine di un percorso che affonda le sue radici diversi mesi addietro”.

Il presidio “Lia Pipitone” di “Libera” a Modica ha lanciato la rete dei “Cento passi verso il 21 marzo”, un’iniziativa che mira a sensibilizzare sulle diverse forme di criminalità presenti nelle periferie e a combattere l’indifferenza che marginalizza i più deboli della società.

L’impegno della comunità modicana si è concretizzato attraverso una serie di eventi che hanno preceduto la manifestazione principale del 21 marzo. Tra questi, la conferenza “In memoria di Beppe Montana” e la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, entrambi incentrati sul tema della lotta contro le mafie e la criminalità organizzata. Questi eventi non sono solo momenti di commemorazione, ma rappresentano il culmine di un percorso di sensibilizzazione e formazione che coinvolge scuole, istituzioni e realtà sociali. Si tratta di un lavoro costante e attento alle esigenze della comunità, con particolare attenzione verso le fasce più deboli e vulnerabili della società.

“Da ottobre dell’anno scorso la rete lavora sulla manifestazione che si terrà oggi, così come a tutti gli eventi antecedenti che hanno preparato la cittadinanza, ma soprattutto nei percorsi formativi che rivolgiamo alle scuole ed i loro studenti. Un lavoro fatto di attenzione verso le esigenze della comunità, con particolare cura verso quei spaccati di società più debole: dai poveri ai migranti, dal supporto alle donne discriminate e alle persone con disabilità, dalla difesa dei diritti di tutte le persone che si riconoscono nella comunità Lgbtq+ e potremmo ancora continuare” aggiunge ancora Francesco Rendo.

Quest’anno il presidio chiama la cittadinanza, le istituzioni, le scuole e le realtà sociale a prendersi cura della comunità partendo da Modica Alta, quartiere simbolo della città antica. Modica Alta, quartiere simbolo di storia e memoria ma anche di bisogni urgenti, diventa il centro di queste iniziative, evidenziando la necessità di unire la comunità contro ogni forma di mafia, fascismo, razzismo e indifferenza.

“Modica non è esente da questi fenomeni, così come la sua cittadinanza e le istituzioni non possono e non devono considerarsi dispensati dall’onere di proteggere i più deboli. La scelta di Modica Alta rappresenta proprio la volontà di portare la comunità, i cittadini e le istituzioni in una parte di città sempre più relegata ai margini. Invitiamo pertanto la comunità ad esserci. Continuando così, con i pochi strumenti che abbiamo, a porre pietre di inciampo sulle nostre coscienze” conclude Francesco Rendo presentando gli eventi del 21 marzo.