Ragusa

Vittoria, incontro a Palazzo Iacono su crisi agricola

VITTORIA – Sono migliaia gli agricoltori scesi in piazza, in tutta l’Europa, a manifestare contro la politica agraria attuata dai Governi. Anche in provincia, in diverse città, i trattori hanno rallentato il traffico nelle principali arterie cittadine, proprio per fare sentire il proprio dissenso.

Anche a Vittoria i trattori della protesta

Al Comune di Vittoria, fulcro dell’attività agricola, la stessa Amministrazione comunale ha voluto organizzare un confronto a Palazzo Iacono: insieme alle istituzioni locali e regionali – presente il deputato Nello Di Pasquale – ai sindaci di Chiaramonte, Niscemi e Mazzarrone, ai rappresentanti del Comune di Comiso, erano presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni agricole, commerciali e dei trasporti, dei Movimenti e decine di produttori provenienti dalle aree mobilitate.

Si cerca una soluzione alla crisi agricola

“È stato un dialogo costruttivo – ha commentato il sindaco di Vittoria Francesco Aiello – volto a rafforzare la giusta protesta dei produttori e delle aziende agricole, contro la politica agraria oggi attuata dalla Ue e dai Governi. Occorre definire le riposte giuste alle attese dei produttori per dare soluzione alla crisi agricola che sta colpendo non solo la nostra isola ma tutta l’agricoltura europea. Molti gli argomenti incentrati sulle ragioni delle proteste del mondo agricolo su scala europea. Per molti intervenuti la radice della crisi è nella stessa impostazione data allo sviluppo agricolo dalla Pac che ha prodotto l’indebitamento e l’impoverimento delle aziende, il divario tra i prezzi alla produzione e quelli al consumo, incertezza e frustrazione nella vita delle aziende, condannate all’ immobilismo e al fallimento. La strategia agraria degli ultimi anni in Europa ha avuto un impatto negativo sugli agricoltori, influenzando la sostenibilità economica delle loro aziende.

Le possibili strategia da mettere in atto

La discussione ha quindi cercato di individuare possibili strategie per superare questa condizione di crisi e per garantire una prospettiva più sostenibile e positiva alla filiera agricola. La posizione dell’Unione Europea, ma anche la questione del controllo delle aperture delle frontiere dell’Europa alle produzioni di tutto il mondo senza adeguati controlli e l’importazione incontrollata di prodotti in concorrenza con le produzioni europee – ha aggiunto – sono temi centrali che richiedono un approccio coordinato e sinergico tra le istituzioni locali, regionali nazionali e sovranazionali, per promuovere politiche agricole sostenibili e resilienti alle sfide attuali e future”.

L’incontro ha chiaramente rappresentato uno sforzo collaborativo tra i vari enti locali e regionali e la partecipazione attiva dei sindaci e dei rappresentanti dei comuni evidenzia l’urgenza di affrontare la crisi agricola come una questione che va oltre i confini locali.

Fare sinergia e instaurare diverse forme di dialogo

È emersa, quindi, la necessità di fare sinergia e instaurare diverse forme di dialogo. “I sindaci – ha aggiunto il sindaco Aiello – scendono in campo a fianco dei produttori, propongono l’organizzazione di una giornata di lotta in tutti i 390 Comuni della Sicilia con Assemblee nelle varie sedi municipali. Le iniziative dei produttori in tutta Europa segnalano una rottura epocale tra le campagne europee e le Istituzioni, a tutti i livelli. Un fatto storico inatteso certo ma ravvisabile facilmente come distacco dell’Europa, dove le lobbies dettano le loro strategie, dalle campagne”.