VITTORIA – Sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” e “perché il fatto non sussiste” tutti gli imputati nell’inchiesta sulla discarica comprensoriale di “Pozzo bollente” a Vittoria: il giudice unico del Tribunale di Ragusa ha assolto infatti l’ex sindaco Giuseppe Nicosia, tre ex assessori con delega ai settori ecologia ed ambiente, Filippo Cavallo, Vincenzo Cilia, Paolo Nicastro, e i dirigenti Angelo Piccione, Salvatore Troia, Roberto Cosentino e Cristina Prinzivalli.
Al centro dell’inchiesta la mancata adozione di misure di prevenzione e di procedure di monitoraggio, del controllo e della messa in sicurezza della stessa discarica sia durante la gestione operativa dell’impianto, sia nella fase di chiusura dell’impianto. A essere contestato era anche l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee delle aree circostanti la discarica.
“Il Tribunale penale di Ragusa assolve oggi il comune di Vittoria da qualunque responsabilità per la gestione della discarica ed individua in altri enti e soggetti i responsabili del danno ambientale di ‘Pozzo bollente’ – ha sottolineato a proposito l’ex sindaco Giuseppe Nicosia -. È questa la sintesi e la traduzione della sentenza che con la formula assolutoria più ampia ha posto fine all’ultima vicenda persecutoria nei miei confronti e di quegli altri amministratori e funzionari che con me avevano condiviso la battaglia per fare risanare la discarica e per denunciare le irregolarità della sua gestione. Ennesima vittoria giudiziaria personale, per la quale ringrazio ancora una volta l’ottimo avvocato ed amico Maurizio Catalano ma anche e soprattutto della città, che ora dovrebbe richiedere il risarcimento dei danni ambientali ai tecnici che non hanno saputo gestire la discarica. E forse ora anche uno duro di comprendonio come Aiello potrà capire finalmente dove stanno i 5 milioni di euro di cui da tempo va sproloquiando”.
In effetti, dopo l’assoluzione rimane sempre il dubbio di dove siano finite le risorse economiche e del perché non sia stata effettuata la bonifica. “Il Comune, se da un lato non è certamente imputabile per la mancata bonifica – ha evidenziato l’attuale primo cittadino di Vittoria, Francesco Aiello – è certamente responsabile della distrazione delle somme che non ha consentito all’Ato di intervenire. Infatti l’articolo del contratto di trasferimento di titolarità della discarica attribuisce con precisione i compiti e i ruoli: l‘Ato è il soggetto operatore, il Comune soggetto economico. Se la discarica non è stata bonificata, con i gravissimi danni ambientali che ne sono conseguiti, ciò è ascrivibile solo ed esclusivamente alla scorrettezza del Comune, gestito dal Nicosia”.
Il processo si è comunque chiuso con un’assoluzione degli imputati e questo è un dato inconfutabile. “Si percepisce anche che nel processo sono stati coinvolti soggetti totalmente estranei ai fatti in questione – ha aggiunto Aiello – A loro faccio i miei complimenti per l’assoluzione”.