Si torna a parlare di Viviana Parisi e Gioele Mondello, la mamma e il figlioletto trovati morti nei boschi di Caronia, nel Messinese, 11 mesi fa. Alle salme non è ancora stata data degna sepoltura.
A renderlo noto è il quotidiano Libero. I legali della famiglia della donna, che non ha mai creduto all’ipotesi dell’omicidio-suicidio, hanno fatto sapere come la mancata sepoltura sia dovuta al fatto che non sia ancora stata depositata la consulenza sulle cause della morte che sarebbe dovuta arrivare 90 giorni dopo il ritrovamento dei corpi.
Ancora sussistono troppe ombre sulla dinamica dei fatti. Prima di allontanarsi, la macchina di Viviana Parisi si era scontrata con un secondo veicolo. E precisamente con un furgone con a bordo degli operai che viaggiava sulla stessa autostrada. Un urto importante e non banale tra due mezzi in corsa, al contrario di quanto era stato raccontato inizialmente.
Secondo quanto raccontato dagli operai, la donna si sarebbe inspiegabilmente allontanata con il suo bambino scavalcando il guard-rail e penetrando nelle campagne circostanti, dove avrebbe potuto incontrare diversi animali tra i quali cani da guardia e difesa personale.
Le ricerche non sono state tempestive, tanto che i corpi dei due malcapitati furono trovati diversi giorni dopo nei pressi del luogo dell’incidente e nemmeno integri. A essere sequestrata immediatamente dopo il fatto, soltanto l’auto di Parisi. Il furgone venne invece restituito ai proprietari che poco dopo effettuarono le dovute riparazioni.