Pallavolo

Volley, Egonu lascia la Nazionale? “Mi hanno chiesto perché fossi italiana. Non è un addio”

Momento complicato, tra lo sconforto e la rabbia, quello vissuto dalla pallavolista 23enne azzurra Paola Egonu dopo aver ricevuto molti commenti negativi per il suo rendimento ai recenti Mondiali di pallavolo femminile (chiusi dall’Italia al terzo posto): a far traboccare il vaso sarebbero state le domande, prive di attinenza sulla sua prestazione, relative alla propria nazionalità. La giovane, nata in Italia da genitori di origini nigeriane, ha manifestato il suo turbamento.

Le parole di Paola Egonu in lacrime

“Non puoi capire, non puoi capire. Mi hanno chiesto perché sono italiana… Questa è l’ultima partita con la Nazionale” ha detto Egonu in lacrime dopo il bronzo mondiale. Le sue parole sono state sentite da molti e il suo volto triste è stato visto da migliaia di persone in un video postato sui social e diventato virale che riprende l’azzurra intenta a sfogarsi con il suo procuratore Marco Reguzzoni.

La pallavolista ai microfoni della Rai ha poi spiegato in maniera più chiara il suo punto di vista. “A mente calda è quello che sento. È stata veramente dura, dopo la partita con il Brasile, scendere nuovamente in campo. Attualmente mi viene da prendere una pausa per me, ragazza di 23 anni, e di volere riposare. Io questa maglia la vorrò sempre vestire. Ho cantato l’inno piangendo per il dolore che provavo per gli insulti e i messaggi che ho ricevuto, fa male, per me stessa. Devo fare delle valutazioni a mente fredda. Non dico basta perché vorrebbe dire dare ragione a loro. Per me è un onore questa maglia. Chi ha chiesto se fossi italiana? I commenti, si leggono, arrivano alle giocatrici e fanno male. Se indosso questa maglia è perché ci credo e mi sento italiana, altrimenti non farei sacrifici per portare in alto l’Italia. Quanto perde la Nazionale azzurra senza di lei? Voi sapete quanto perde Paola Egonu a sentire i vostri commenti? Tanto. In questo momento mi parla la ragazza dentro di me che è ferita e non ne ha per portarsi dietro tanto e venire giudicata ogni volta. Questo è un mio scendere dal gradino per ritrovare me stessa e recuperare mentalmente. Ci tengo tanto a questa maglia ma è così. La Federazione non lo sa, lo sto dicendo ora. Sono ferita dalle critiche, è facile dire di non leggere i commenti. Noi atlete diamo tutto e certe critiche ci fanno male. Le parole dei giornalisti che dicono che non mi merito questa maglia. Il mio passo indietro è anche per farvi riflettere. A volte alcune ragazze non resistono, non tutte continuano a pedalare e io dico: me ne vado. Spero che tra qualche mese cambi questa decisione e di non vedere l’ora di indossare nuovamente questa maglia. Adesso da persona il mio desiderio è di fare un passo indietro. Ho bisogno di tanto tempo e di ricordarmi quanto sono forte e quanto valgo. Sento di meritarmi questa maglia e di rappresentare tanti cittadini italiani. Questo non è un addio, ma ora voglio proteggermi: sono un essere umano. C’è tanto che possiamo fare. A gennaio vi saprò dire“.

Un’estate per ricaricare le batterie

“Ogni volta vengo presa di mira, fa male essere attaccata perché io ci metto sempre il cuore e non manco mai di rispetto – ha detto Egonu a Sky Sport – Io punto di riferimento della nazionale? Lo spero. Vorrei avere un’estate libera per staccare. Mi fa ridere pensare di aver letto persone che mi hanno chiesto perché sono italiana e mi chiedo perché io rappresento persone del genere. Sono fiera della squadra, del gruppo, di me stessa perché oggi non era facile scendere in campo. È brutto da dire, non vorrei togliere meriti o rispetto alle mie compagne, ma quella presa di mira sono sempre io. Si va sempre a vedere come io ho sbagliato, come io potevo fare meglio. Mentalmente sono arrivata al punto in cui vorrei avere un’estate libera per staccare e apprezzare ancora di più quello che faccio. Non so quand’è iniziato tutto questo. Ovviamente è una cosa bellissima perché mi prendo sempre il peso e da quando sono in nazionale il risultato l’abbiamo sempre fatto, ringrazio sempre le mie compagne con cui abbiamo fatto questo lavoro ma quando poi avviene la parte negativa e si perde…”.