ROMA – Oltre al problema dei rincari dei prezzi dei biglietti, continuano le difficoltà che interessano il traffico aereo, con un mese di agosto caratterizzato da migliaia di voli cancellati (già più di 15.700), problemi di ogni tipo agli aeroporti e scioperi annunciati da parte delle compagnie.
Sulla questione è intervenuto il Codacons ricordando che in caso di cancellazione del volo i passeggeri hanno diritto, oltre al rimborso del biglietto, anche ad un indennizzo fino a 600 euro a viaggiatore.
“La cancellazione del volo o il ritardo aereo legati a uno sciopero non esonerano la compagnia aerea dal pagamento della compensazione pecuniaria e dall’obbligo di prestare assistenza ai passeggeri a terra”, spiega il Codacons.
Anche nel corso di uno sciopero i vettori aerei sono tenute a garantire al passeggero:
Come previsto dal Reg. (Ce) n. 261/04 in caso di cancellazione del volo il passeggero ha diritto alla scelta tra le seguenti tre opzioni:
Se la cancellazione del volo non è stata comunicata con almeno due settimane di preavviso, il passeggero ha inoltre diritto ad una compensazione pecuniaria pari a:
Diritti questi che – ricorda il Codacons – valgono anche in caso di sciopero, come stabilito dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 6 ottobre 2021, secondo cui lo sciopero del personale aereo non è da considerarsi una “circostanza eccezionale”, come può essere invece un incidente o delle condizioni meteo improvvisamente divenute proibitive, perché si tratta di “un evento inerente al normale esercizio dell’attività del datore di lavoro interessato”, e perciò “non è né insolito né imprevedibile”. In poche parole, il diritto allo sciopero dei lavoratori non può interferire con il diritto al risarcimento dei passeggeri che rimangono coinvolti dalle agitazioni.
“La mancata approvazione del regolamento europeo sulle Adr (Alternative Dispute Resolution) aggrava la situazione dei passeggeri del trasporto aereo e limita i loro diritti in caso di disservizi come quelli attuali – afferma il Codacons. I tentativi di giungere a procedure di conciliazione veloci e gratuite con le compagnie aeree (come quella avviata tra Codacons e Ryanair) sono stati ingiustamente bloccati dall’Antitrust, lasciando milioni di passeggeri senza tutela”.