Palermo

Volo diretto da Palermo, la Sicilia e New York sono sempre più vicine

PALERMO – Le mille luci della Grande Mela a nove ore e mezza di volo dalla Sicilia. Dopo dieci anni di attesa il volo diretto da Palermo a New York diventerà finalmente operativo dal prossimo mese di giugno.

A garantire la tratta, che funzionerà due volte alla settimana, ogni martedì e domenica, fino all’inizio di settembre, sarà la Neos, la compagnia aerea del gruppo Alpitour World specializzata in voli internazionali e di lungo raggio, attualmente con sedi in 16 Paesi nel mondo. La nuova rotta dall’aeroporto Falcone e Borsellino, presentata ieri a Palermo in conferenza stampa, verrà operata con un Boeing 787-9 Dreamliner da 355 posti, uno dei sei attualmente presenti nella flotta della compagnia privata italiana che, con gli ultimi investimenti, disporrà nel 2024 di 18 aerei in tutto (gli altri sono dei 737-800), la cui vetustà media non supera i sei anni.

Ogni lunedì l’aereo decollerà alle 17 da New York e arriverà a Palermo il martedì alle 7,20, ripartendo da Palermo alle 11,25 per atterrare all’aeroporto JFK alle 14,50. Ogni sabato, invece, l’aereo decollerà alle 17 dagli Usa e giungerà a Palermo la domenica alle 7,20, per ripartire alle 11,25 e atterrare a New York alle 14,50.

Dalla Sicilia l’aeromobile di ultima generazione della Neos offrirà quindi al mercato una capacità aerea settimanale di 710 posti. “Bisognerà quindi valutare bene la risposta dell’utenza siciliana – ha detto Vito Riggio, amministratore delegato della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino – perché se da una parte vogliamo che arrivi sempre più gente dall’America, anche per valorizzare le nostre strutture ricettive, i ristoranti, nonché il nostro patrimonio culturale, archeologico e naturalistico, occorrerà promuovere con efficacia le svariate possibilità di questo volo in partenza dal capoluogo siciliano. Cominciando per esempio a intercettare proprio il pubblico che ha parenti in America e che potrà quindi rivedere con la comodità di un volo diretto e a prezzi tutto sommato abbordabili”.

La tariffa di sola andata annunciata per giugno dalla compagnia ammonta a 340 euro. Prezzo modulato dal mercato che, in alta stagione, avrà inevitabili rincari. “Da adesso – ha sottolineato Riggio – tocca alle amministrazioni regionale e comunale, lavorare per sfruttare al meglio questa possibilità”.

Questo nuovo collegamento rappresenta un’ulteriore opportunità di sviluppo dei flussi leisure e business tra l’Italia e gli Stati Uniti. “L’obiettivo iniziale – ha spiegato l’amministratore delegato di Neos, Carlo Stradiotti – è di trasportare circa 20.000 passeggeri nell’estate 2024. È il risultato di una visione che ha mantenuto costanti nel tempo i nostri investimenti nella crescita di flotta e rotte, incrementando in modo continuativo l’attività di linea e mantenendo elevati gli standard di ospitalità e accoglienza a bordo, oltre alla puntualità e alla stabilità degli operativi”.

Come confermato dal ceo dell’aerolinea, per il gruppo Alpitour, di cui Neos fa parte, la Sicilia è una destinazione strategica: “Abbiamo cinque alberghi nella parte orientale dell’Isola e una prospettiva di crescita anche sul versante occidentale, a cominciare da Palermo. Detto questo, lavoriamo in base alle regole del mercato. L’aereo che impieghiamo rappresenta un costo importante e abbiamo imprescindibili obiettivi di rendimento”.

Un lavoro complicato per dare a Palermo questo collegamento

Un risultato che arriva dopo un lavoro complicato per dare a Palermo questo collegamento chiave. E che, hanno specificato dalla Gesap, rappresenta soltanto un punto di avvio. “Gli aerei con cui si volerà – ha affermato il direttore generale della società, Natale Chieppa – sono molto più capienti rispetto ai Boeing 767 proposti fino a cinque anni fa da Meridiana-Air Italy: quelli avevano un massimo di 256 posti, mentre i nuovi aerei della Neos arrivano a una configurazione di 355 posti, quindi quasi il 25% in più e con un livello di confort a bordo nettamente superiore. Abbiamo assicurato tutto il supporto possibile per promuovere adeguatamente questo collegamento sul capoluogo siciliano, il cui scalo è tra l’altro l’unico dell’Isola a permettere il rullaggio e l’atterraggio di aerei di queste dimensioni, grazie a una pista di 3.300 metri”.

Ogni anno partono dalla Sicilia a New York oltre 80 mila passeggeri

Un numero che sale 240 mila arrivi e partenze se si considera l’intera area degli States. Ordini di grandezza, questi, passibili di un aumento fino al 40% se si tiene conto dei viaggi dei siciliani verso gli Stati Uniti che includono gli stop over negli altri hub di collegamento. “Si stima che su 15 milioni di cittadini americani oriundi italiani – ha affermato Chieppa – almeno cinque siano di origine siciliana. È un bacino di grandi potenzialità, incrementabile anche al di là della dimensione del turismo delle radici e che, grazie alle bellezze e all’attrattività culturale dell’intera Sicilia ha i numeri per attrarre l’arrivo di molti turisti yankees in più”.

La palla passa adesso alle istituzioni

“La Regione – ha detto l’assessore regionale delle Infrastrutture, Alessandro Aricò – guarda con grande interesse ai collegamenti aerei internazionali e questo è un volo intercontinentale di grande portata strategica. Occorre adesso accelerare sul lavoro di connessione di tutte le province agli scali aeroportuali siciliani”.