ROMA – Rafforzare il ruolo delle “reti locali” di volontariato per contrastare fenomeni di esclusione sociale nelle aree interne del Sud Italia, ovvero, nei comuni che, a causa della distanza dai servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità), hanno subìto un graduale processo di isolamento, riduzione demografica e calo dell’occupazione.
Con questo obiettivo ha preso il via il bando “Volontariato 2019”, con cui la Fondazione Con il Sud mette a disposizione delle reti locali 3,5 milioni di euro di risorse private per promuovere azioni integrate in grado di diffondere nuove pratiche di volontariato, innovare, ampliare o intensificare l’offerta dei servizi erogati, tutelare e valorizzare i beni comuni, offrire strumenti di mediazione culturale e di accoglienza/integrazione delle persone svantaggiate.
Se circa il 50% dei comuni italiani è definito ‘area interna’ (4.185 comuni su un totale di 8.092), questa percentuale raggiunge il 70% nel Mezzogiorno (1.472 comuni su 2.116), con la Basilicata al primo posto (96%), seguita da Sardegna (84,4%), Calabria (79%) e Sicilia (74%). Tassi più bassi, e più in linea con la media nazionale, si registrano in Puglia (54%) e Campania (49%).
“La scuola, il pullman, l’ospedale, i beni comuni. Per due cittadini su tre che vivono al Sud – osserva il presidente della Fondazione Con il Sud, Carlo Borgomeo – i servizi essenziali sono un privilegio. Di fronte a questa realtà, che impatta pesantemente nel Mezzogiorno, il protagonismo del volontariato è una leva di sviluppo importante e una risorsa da salvaguardare”.
“Privati cittadini si fanno ‘Stato’ per sostenere intere comunità. Dalla loro capacità di mettersi in rete e di coinvolgere attivamente la cittadinanza dipende in alcuni casi la sopravvivenza stessa di tanti piccoli borghi destinati altrimenti a spopolarsi. Ecco perché il Bando Volontariato premia la creatività e lo spirito di iniziativa delle organizzazioni che insieme propongono nuove attività oltre a quelle svolte ordinariamente e, più in generale, un nuovo modo di essere realmente ‘comunità’”.
I programmi, sostenuti con un contributo tra 100.000 e 180.000 euro, dovranno intervenire in almeno due comuni inclusi nelle aree interne meridionali e localizzati al massimo in due province limitrofe. Per partecipare è necessario che le “reti locali” siano costituite da almeno tre enti del terzo settore (incluso il soggetto responsabile) che svolgano in modo continuo e non occasionale attività di volontariato in uno dei comuni in cui il programma intende intervenire. Si auspica inoltre la presenza all’interno della rete di altri soggetti appartenenti al mondo del volontariato, della scuola, delle istituzioni pubbliche e delle imprese for profit.
Le proposte dovranno essere presentate online, attraverso la piattaforma “Chàiros” dal sito web fondazioneconilsud.it. Il bando scade il 25 ottobre 2019.