Hanno preso avvio oggi le due giornate di selezioni organizzate a Palermo da Webuild in collaborazione con la Regione Siciliana. Fondamentale, la presenza all’evento del presidente Renato Schifani che a margine dell’evento ha rilasciato alcune dichiarazioni, anche sulla siccità.
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“Non posso che ringraziare WeBuild e l’ingegner Salini per la condivisione di questo percorso: la convivenza tra pubblico e privato è molto importante, noi faremo la nostra parte mettendo a disposizione i locali e garantendo la formazione a 200 ragazzi”.
“Sapevo che Webuild fosse impegnata in modo massiccio in Sicilia in infrastrutture, tecnologie e risorse umane, così la mia proposta è stata di aiutare il territorio attraverso il reclutamento di manovalanza – continua Schifani – Ci è stata data disponibilità a condizione di garantire formazione ai giovani:
oggi si avvia un percorso che prevede, nel giro di pochi anni, la selezione e l’assunzione di 6 mila giovani”.
“I dati economici tendenziali della Sicilia sono positivi, con entrate che vanno bene. Ci accingiamo a portare in Aula una manovra correttiva in positivo di alcune centinaia di milioni, per impegnarmi eventualmente a metterli entro l’anno per la riduzione del disavanzo. Quest’ultimo due anni fa aveva un importo rilevante, ma lo stiamo sensibilmente riducendo”.
“Siamo concentrati sulle emergenze, ma nella riunione della cabina di regia ho indicato un percorso: ogni emergenza deve fare parte di un piano infrastrutturale a medio-lungo termine, vogliamo che le soluzioni siano inserite in un progetto di messa in sicurezza del sistema idrico”. Queste le parole del presidente della Regione Renato Schifani a margine dell’evento di WeBuild in merito alla siccità.
Il vertice sulla siccità è stato convocato nei giorni scorsi a Palazzo d’Orleans proprio da Schifani. Analizzati i dati, ciò che ne risulta è una situazione di assoluta emergenza. L’acqua disponibile negli invasi, infatti, è passata da 300 milioni del 2023 ai 60 milioni attuali. Tra gli interventi necessari ci sono l’avvio veloce di un piano immediato di investimenti per le infrastrutture acquedottistiche, fognarie e depurative. La valorizzazione del risparmio idrico, incentivando l’utilizzo di acque reflue depurate e la riforma dei consorzi di bonifica.