Salgono a 205 in Italia i casi di West Nile nell’uomo dall’inizio di maggio con 10 morti, uno in più rispetto alla precedente rilevazione. Questi i dati del bollettino dell’Istituto superiore di sanità, aggiornati al 6 settembre. Erano 171, invece, i casi nel precedente bollettino. Ci sono stati 4 morti in Piemonte, 5 in Lombardia e uno in Emilia Romagna.
Sul totale dei casi, 116 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (20 Piemonte, 36 Lombardia, 14 Veneto, 39 Emilia Romagna, 3 Puglia, 1 Sicilia, 2 Sardegna, 1 caso importato dall’Ungheria), 52 casi sono stati identificati in donatori di sangue (11 Piemonte, 28 Lombardia, 2 Veneto, 10 Emilia Romagna, 1 caso importato dalla Germania), 37 sono i casi di febbre (5 Piemonte, 11 Lombardia, 18 Veneto, 3 Emilia Romagna), con 1 caso asintomatico (Lombardia) e 1 caso sintomatico la cui regione di esposizione non è stata al momento segnalata.
Il primo caso umano di infezione da West Nile della stagione è stato segnalato dall’Emilia Romagna a luglio nella provincia di Parma. Nello stesso periodo sono stati segnalati 2 casi di Usutu virus in Piemonte (1 Novara, 1 Cuneo). Salgono a 47 le province con dimostrata circolazione del virus, in 9 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna.