Dall’avere un sostegno personale a sostenere la società. È questo l’obiettivo che si pone “Work to Walk”, il nuovo progetto dell’associazione catanese Vita21 rivolto a ragazzi maggiorenni con disabilità intellettiva lieve/media.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Le iscrizioni sono state avviate nei giorni scorsi e sono ancora disponibili posti per far parte del gruppo che parteciperà al progetto.
La candidatura per la partecipazione avverrà mediante colloquio con la coordinatrice del progetto, la Dott.ssa Maria Antonietta Petralia. È possibile contattarla scrivendo all’indirizzo mari.petralia@icloud.com o chiamando al numero 3404011255.
In questa fase di avvio “Work to Walk” prevede la partecipazione di massimo otto persone.
Da sempre in prima linea nel dare supporto ai ragazzi con disabilità e alle loro famiglie, l’associazione Vita21 è guidata dal Presidente Gianluca Marletta, ispiratore dei vari progetti. L’associazione è nata dall’incontro di 6 famiglie di bambini con sindrome di Down e, nei primi anni della sua attività, si è principalmente posta l’obiettivo di dare supporto a tutti i neogenitori che per la prima volta si interfacciavano con la trisomia 21.
L’evoluzione delle esigenze del territorio ha portato negli anni un’evoluzione della mission principale dell’associazione. Da qui nasce “Work to Walk”, un progetto coordinato dall’assistente sociale Maria Antonietta Petralia che attraverso delle attività laboratoriali mirate vogliono fornire alle persone con disabilità intellettiva gli strumenti necessari a sostenere un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro.
L’innovativo progetto, primo per tipologia in Sicilia, nasce dall’incontro tra Vita21 e la fondazione Più Di Un Sogno di Marco Ottocento. È grazie a essa che lo staff dell’associazione catenese si è formato, per dare la possibilità di usufruire di un servizio focalizzato all’inserimento lavorativo. L’associazione Vita21 ha così implementato i servizi di supporto e conoscenza della disabilità, con servizi rivolti alla ricerca di autonomia per i propri ragazzi che sono costretti a vivere in una società che molte volte non fornisce occasioni di inclusione. Anzi, non riesce a sfruttare le loro potenzialità relegandoli ai margini. Rendere proprio i ragazzi di Vita21 protagonisti del cambiamento della società è la nuova mission dell’associazione che con questo progetto vuole dare l’opportunità alle persone con disabilità di esprime a pieno le loro potenzialità, ma anche proporre un cambiamento nel mondo del lavoro, che deve spostare il suo focus dal profitto alle risorse umane.
Il progetto Vita21 “Work to Walk” mira a creare percorsi di orientamento e formazione professionalizzanti, che hanno come obiettivo quello di sostenere e preparare il ragazzo con disabilità intellettiva al raggiungimento di varie skills in vista di un possibile futuro inserimento nel mondo del lavoro. I requisiti da ottenere, come competenze relazionali, resistenza alla fatica, gestione del ritmo abilità pratiche in vari ambiti, sono indispensabili per poter costruire la sua autoimmagine lavorativa.
Il progetto sarà commensurato alle reali potenzialità del gruppo degli otto ragazzi che verrà selezionato e avrà bisogno di continue riprogettazioni nel tempo. Questo poiché, addentrandosi nella pratica di vita valutando le diverse condizioni e le problematiche non evidenziabili in fase iniziale, sarà sicuramente utile rivedere realisticamente i passi già fatti e quelli che si potranno fare dopo aver colto le esigenze e le peculiarità di ogni singolo ragazzo.
I partecipanti, nel corso delle settimane, sperimenteranno cosa vuol dire vivere una giornata lavorativa, gestire il rapporto con i colleghi e con i superiori, gestire il proprio tempo, rispettare le mansioni proprie e degli altri, contenere la pressione dei tempi lavorativi, relazionarsi in modo rispettoso con gli altri e comprendere quando e come chiedere aiuto in caso di necessità.
I destinatari del progetto sono ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva, maggiori di 18 anni. Il progetto coinvolge in maniera indiretta anche l’intero nucleo del giovane, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di ambiti lavorativi per eventuali futuri stage e periodi di prova in aziende adatte alle competenze acquisite da ciascun ragazzo. Per poter partecipare i giovani adulti dovranno possedere un buon livello di autonomia individuale e sociale, prerequisito fondamentale per mirare ad un inserimento lavorativo nelle grandi e piccole aziende del territorio catanese.