Politica

Zaia adesso vuole anche la rivoluzione contro il Sud

“Da qui alle prossime elezioni voglio un popolo pancia a terra. Vi aspetto tutti in strada pronti a fare la rivoluzione”.

Queste le parole, indegne di un rappresentante delle istituzioni, con cui il governatore leghista del Veneto Luca Zaia si è rivolto ai militanti leghisti parlando alla festa del Carroccio a Conselve, in provincia di Padova.

Presente anche il leader del Carroccio, l’uomo dei “pieni poteri” Matteo Salvini, Zaia, propugnatore di quell’Autonomia che, dopo il disastro del Federalismo fiscale, avrebbe dato il colpo di grazia al Sud, ha gridato: “Le piazze devono essere piene. Ci vediamo prima a Pontida e poi a Roma”.

Faraone, “Gravissimo incitare alla rivoluzione”

“uesto è presidente di Regione e il suo capo è ancora ministro dell’Interno. Incitare i cittadini ad andare per strada e organizzare la rivoluzione è gravissimo. Dovrebbero vergognarsi” ha scritto su Twitter il senatore del Pd Davide Faraone.

“Il presidente Zaia – ha commentato Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Pd – ha perso il controllo. Invita a scendere in strada ed essere pronti alla rivoluzione, parole che sono eversive e lesive di uno stato di diritto”.

“Zaia – ha aggiunto – è arrivato a pronunciare parole che sarebbero gravi se dette da un cittadino qualunque, ma pronunciate da un presidente di Regione e uomo che dovrebbe rappresentare le istituzioni democratiche sono inaccettabili”.