Questa mattina si è tenuto un incontro, richiesto dal Presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei Alessandro Caiazzo, e programmato dal Commissario Dott. Domenico Percolla.
All’Ordine del giorno la proposta di perimetrazione e zonizzazione del Parco Nazionale degli Iblei e l richiesta di conferma dell’ARTA.
I sindaci dei Comuni di Buccheri, Ferla, Sortino, Carlentini, Rosolini, Noto e Lentini (questi ultimi per delega), hanno rappresentato le loro perplessità rispetto all’iter procedimentale che, al momento, risulta carente di alcuni passaggi fondamentali. Inoltre i sindaci hanno chiesto la sospensione dell’iter istitutivo in quanto nè i comuni, nè le associazioni di categoria, nè i cittadini stessi, sono stati messi nelle condizioni di verificare la nuova proposta di perimetrazione e zonizzazione oltre che avere contezza effettiva dei rilievi tecnici preliminari alla perimetrazione stessa.
“Risulta essenziale – dichiara il Presidente dell’Unione dei Comuni Alessandro Caiazzo – avere il quadro ben chiaro e concertare in maniera concreta con il territorio ciò che potrebbe aver un impatto determinante per il futuro delle ex provincie di Siracusa, Ragusa e Catania. Inoltre risulta fondamentale capire come lo studio tecnico, commissionato a suo tempo dall’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, abbia inciso nella nuova proposta di perimetrazione e zonizzazione.
Non possiamo accettare alcuna fuga in avanti nè tantomeno nessuna decisione che venga “calata dall’alto”, sopratutto in un periodo, anche post pandemico, in cui i problemi emersi sono particolarmente seri e quelli emergenti potrebbero esserlo ancora di più.
Nessuno di noi ha preconcetti verso l’istituzione del parco nazionale degli Iblei che, se ben strutturato, potrebbe certamente avere delle ricadute positive per i nostri territori; ma al momento non ci sono le condizioni e chiunque spera di accelerare l’iter istitutivo in difetto di una corretta istruttoria o in assenza di un perimetro procedimentale ben definito e lineare, non farebbe altro che un danno al territorio stesso”.
Tutto rinviato pertanto ad una serie di incontri tecnici tra i comuni ed il Libero consorzio, necessari per verificare la documentazione cartografica nel dettaglio e gli studi preliminari, all’esito dei quali i comuni si esprimeranno e si determineranno, ma non senza aver prima condiviso il percorso con le associazioni di categoria.