Pezzi di Pizzo

Retromarcia d’Ordinanza

Faccio l’ordinanza, sospendo l’ordinanza. Aspettiamo che si esprima il Garante della Privacy.

Ve li immaginate voi Piersanti Mattarella o Rino Nicolosi  per i loro atti, decisamente più coraggiosi, che aspettano i Garanti? Tutto sa di decisionismo retorico e di mosse che devono allontanare l’amaro calice delle responsabilità.

Perché la Sicilia precipita in zona gialla? Perché il livello di vaccinazione è esageratamente basso.

Siamo un popolo di no-vax ideologici? Non pensiamo proprio.

Andremo in zona gialla, con tutti i danni connessi, per due fattori. Il primo l’ignoranza della popolazione e il suo atavico scetticismo per ciò che propone il potere.

Il secondo fattore è stato il pasticciaccio brutto di Piazza Ottavio Zino, con l’assurdo periodo di sospensione operativa di Assessorato e dipartimento, andato ad interim in piena pandemia. Solo in questi giorni è stato nominato il successore della Di Liberti.

Il primo fattore, l’ignoranza, era assolutamente prevedibile. E si sarebbero dovuto investire grandi risorse di tempo e lavoro delle Istituzioni regionali, tutte, per contrastarla. Soprattutto Asp, medici di famiglia e scuola dovevano cercare di raggiungere tutti in un’opera di persuasione forte e pressante che non si è vista. Si sono solo rilasciate belle interviste retoriche, quasi sempre incensanti ed autoassolutorie. Io non penso che nessun assistito dalle Asp abbia ricevuto una telefonata dalle migliaia di medici di famiglia dell’isola per controllare il proprio stato vaccinale o convincerlo a fare il vaccino.

Quando si decide di impedire l’accesso dei cittadini agli uffici pubblici si è prima controllato che gli stessi dipendenti siano tutti opportunamente vaccinati per non diffondere il virus?

Ovviamente no.

La risposta che ci diamo è che dietro la retorica, onestamente sovrabbondante, che ha colpito quasi tutti, regni, in maniera più che pandemica, l’impotenza e la confusione. Per cui bisogna trovare capri espiatorio di turno per scaricare il barile della colpa. Prima gli untori erano cuochi e baristi ora sono direttamente i cittadini.

La vicenda della sospensione dell’assessore Razza è la prova provata di impotenza e confusione. Si poteva mettere il pilota automatico per mesi al timone del luogo di decisione strategico? La risposta è ovviamente no.

Si doveva lasciare Ruggero Razza al suo posto, aspettando l’accertamento, mai veloce, delle verità giudiziarie, spronandolo a lavorare meglio e più celermente.

Oppure sostituirlo con un tecnico di alta levatura scientifica ed organizzativa, come Bertolaso o qualcun altro di stessa levatura.

Era possibile mentre il virus proseguiva le sue stragi, oltre seimila morti in Sicilia, aspettare che passasse la nottata? La risposta è no.

Mia nonna mi diceva sempre una frase.

Chi prima non pensa dopo sospira.

Per molti siciliani sarà l’ultimo sospiro.

Gatto Silvestro