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Retromarcia d’Ordinanza

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Retromarcia d’Ordinanza

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martedì 17 Agosto 2021

Faccio l’ordinanza, sospendo l’ordinanza. Aspettiamo che si esprima il Garante della Privacy.

Ve li immaginate voi Piersanti Mattarella o Rino Nicolosi  per i loro atti, decisamente più coraggiosi, che
aspettano i Garanti? Tutto sa di decisionismo retorico e di mosse che devono
allontanare l’amaro calice delle responsabilità.

Perché la Sicilia precipita in zona gialla? Perché il
livello di vaccinazione è esageratamente basso.

Siamo un popolo di no-vax ideologici? Non pensiamo proprio.

Andremo in zona gialla, con tutti i danni connessi, per due
fattori. Il primo l’ignoranza della popolazione e il suo atavico scetticismo
per ciò che propone il potere.

Il secondo fattore è stato il pasticciaccio brutto di Piazza
Ottavio Zino, con l’assurdo periodo di sospensione operativa di Assessorato e
dipartimento, andato ad interim in piena pandemia. Solo in questi giorni è
stato nominato il successore della Di Liberti.

Il primo fattore, l’ignoranza, era assolutamente prevedibile.
E si sarebbero dovuto investire grandi risorse di tempo e lavoro delle
Istituzioni regionali, tutte, per contrastarla. Soprattutto Asp, medici di
famiglia e scuola dovevano cercare di raggiungere tutti in un’opera di persuasione
forte e pressante che non si è vista. Si sono solo rilasciate belle interviste
retoriche, quasi sempre incensanti ed autoassolutorie. Io non penso che nessun
assistito dalle Asp abbia ricevuto una telefonata dalle migliaia di medici di
famiglia dell’isola per controllare il proprio stato vaccinale o convincerlo a
fare il vaccino.

Quando si decide di impedire l’accesso dei cittadini agli
uffici pubblici si è prima controllato che gli stessi dipendenti siano tutti
opportunamente vaccinati per non diffondere il virus?

Ovviamente no.

La risposta che ci diamo è che dietro la retorica,
onestamente sovrabbondante, che ha colpito quasi tutti, regni, in maniera più
che pandemica, l’impotenza e la confusione. Per cui bisogna trovare capri
espiatorio di turno per scaricare il barile della colpa. Prima gli untori erano
cuochi e baristi ora sono direttamente i cittadini.

La vicenda della sospensione dell’assessore Razza è la prova
provata di impotenza e confusione. Si poteva mettere il pilota automatico per
mesi al timone del luogo di decisione strategico? La risposta è ovviamente no.

Si doveva lasciare Ruggero Razza al suo posto, aspettando
l’accertamento, mai veloce, delle verità giudiziarie, spronandolo a lavorare meglio
e più celermente.

Oppure sostituirlo con un tecnico di alta levatura
scientifica ed organizzativa, come Bertolaso o qualcun altro di stessa
levatura.

Era possibile mentre il virus proseguiva le sue stragi,
oltre seimila morti in Sicilia, aspettare che passasse la nottata? La risposta
è no.

Mia nonna mi diceva sempre una frase.

Chi prima non pensa dopo sospira.

Per molti siciliani sarà l’ultimo sospiro.

Gatto Silvestro

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